mercoledì 16 novembre 2011

Sanità pubblica, dove vanno a finire gli oltre 110 mld spesi ogni anno?



di Piefrancesco Sozio

Il servizio pubblico ospedaliero italiano, secondo dati Istat, assorbe il 7,3% del pil italiano; posto che una sanità pubblica all'avanguardia e avanzata, sarebbe pagata volentieri da noi contribuenti, sappiamo che in Italia farsi ricoverare o operare in una struttura pubblica è un azzardo, siamo arrivati al punto che non ci si scandalizza quasi più di fronte ad una morte, per negligenza o mancate strutture adeguate, di una persona; per non parlare delle infinite liste d'attesa che i cittadini ogni giorno sono costretti ad affrontare!

Ma la domanda sorge spontanea, se il servizio sanitario fa così schifo: dove vanno a finire gli oltre 110 miliardi di euro spesi ogni anno?

La risposta è tristemente semplice: sprechi!

Come ogni servizio dato in mano allo stato, un mare di soldi viene speso in appalti, creste e tangenti! Un esempio simile agli ospedali sono le autostrade: appalti dati in mano alla mafia!

Poco giorni fa ho avuto la fortuna di parlare con un anestesista, operante da anni nel settore pubblico, che mi ha parlato un po' di come il servizio sanitario pubblico sperperi i soldi degli italiani.

Innanzitutto le spese minori arrivano dagli sprechi più “banali” come i furti, (carta igienica, fotocopiatrici, stampanti, telefoni, PC … ); ma le grosse spese che lo stato deve sostenere derivano dai macchinari e dalle strutture ospedaliere.

Quando in un qualsiasi reparto si ha bisogno di una nuova apparecchiatura, (e parliamo di milioni di euro), sta al primario ricevere i possibili fornitori; ed è qua che avviene la truffa: il venditore fa un accordo tale per cui: se la strumentazione costasse, (ipotizzo), 1 milione di euro, la vende allo stato a 300 mila, ne da 100 mila al primario e dopo sei mesi, il macchinario è rotto e quindi si rifà l'accordo; insomma ci perde soltanto lo stato; e questo avviene con frequenza che neanche si immagina!

Le altre spese esorbitanti derivano dal classico lavoro all'italiana: esistono centinaia di ospedali e reparti in Italia, costruiti con spese di miliardi, che per qualche cazzata burocratica o per altre cagate (legate sempre agli interessi), rimangono inutilizzati.

Questo è un microscopico riassunto di come nella nostra nazione, solo per la sanità, vola via il 7,3% del prodotto interno lordo; e non raccontiamoci stronzate: sarà pure vero che l'Italia come spesa per la sanità è sotto a Francia e Germania, ma quando si viene ricoverati in qualsiasi regione, si rischia la vita!