lunedì 28 novembre 2011

Misure anticrisi, Governo Monti con l'acqua alla gola?



di Stefano Patania

Sono attese per il 5 Dicembre le prime misure anticrisi che Monti e Ministri porteranno al Parlamento.

Si parla di provvedimenti che puntano alla stabilità, all'equità e alla crescita; non c'è quasi nulla di più specifico di tutto questo, ma è qualcosa.

Eppure Angela Merkel, giovedì scorso, ha dichiarato al mondo intero di essere positivamente sorpresa dalle impressionanti manovre che il Premier italiano le ha illustrato; Gianfranco Fini ha mostrato simile entusiasmo qualche giorno fa, affermando '' Già entro la prossima settimana arriveranno i provvedimenti noti'', e a chi mette in dubbio il programma del governo risponde ''non c'è nebbia ma la necessita' di fare le cose bene e non solo in fretta, per cui serve qualche giorno''.

Ma il nuovo esecutivo ha già fatto i primi passi, come il trovato compromesso tra Fiat e sindacati sul caso Termini Imerese.

Vendola, uno che di certo non può essere considerato promotore del Governo Monti, ha dichiarato in merito "Con il nuovo governo siamo almeno alla decenza dell'imposizione alla Fiat di un tavolo di negoziato. E' un cambio di passo rispetto ai tempi in cui il ministro era Sacconi che era un costruttore di lacerazioni delle relazioni industriali. Immaginare che il Governo non debba essere una squadra di hooligans, una curva dello stadio che tifa contro i lavoratori, gia' questa mi pare un'innovazione rispetto a quello che c'era fino all'altro giorno".

Siamo tutti in attesa del 5 dicembre e delle misure straordinarie che il Professore sta mettendo in atto, sperando che siano davvero nel segno di equità, stabilità e crescita.

Tuttavia Monti deve subire i primi diretti malcontenti e le prime sfiducie; sul fronte estero il Financial Times titola e scrive quanto segue “La manovra economica del neo premier italiano Mario Monti è avvolta nella nebbia”, dopo il battesimo di fuoco nei suoi primi dieci giorni da nuovo premier, mentre tutti aspettano di sapere dove cadrà la scure di bilancio, non c'è ancora chiarezza sulle misure di emergenza pianificate da Monti”. E, prosegue il quotidiano economico britannico, "ha fatto poco per aumentare la fiducia anche il comunicato ufficiale del Consiglio dei ministri. Gli italiani che hanno riposto fiducia in lui stanno diventando un po' nervosi”.

Le altre testate estere sono più morbide nei confronti di Monti, ma si spazientiscono a causa dell'attesa delle prime manovre dell'Italia.

In casa nostra invece, gli intramontabili compagni del Cavaliere, continuano a lanciare velati “paletti” al Governo Monti.

Tra le dichiarazioni più incisive, vi sono quelle dei più illustri personaggi del precedente governo;

La Russa dichiara, riferendosi al governo attuale “un esecutivo tecnico in cui di fatto sono sospese le regole democratiche. Un governo che il Pdl sosterrà anche fino al 2013, ma dipenderà da quello che farà: deve occuparsi solo dell'emergenza economica. Non vorrei che pensasse di avere una sorta di carta bianca dalla politica" prosegue l'ex Ministro della Difesa "L'unico lato positivo di questo governo, emergenza a parte che giustifica l'atto di generosità fatto da Berlusconi e dal Pdl di fare un passo indietro, e' che ora deve dire la strada per guidarci" fuori dalla crisi.

Poteva pensarci prima Ignazio, magari evitando di entrare nelle concessionarie.

L'ex Ministro della Pubblica Amministrazione, Brunetta, rimane fedele alla Lega Nord, che, aggiungo, negli ultimi giorni si sta dedicando ad uscite tanto comiche quanto patetiche; Bossi la Padania non esiste, fattene una convinzione, perchè pretendere ragione, da uno che dichiara certe cose, è troppo ambizioso.

Tornando a Brunetta, ecco cosa ha dichiarato “ Votero' solo i provvedimenti che avevano l'assenso della Lega altrimenti si condanna il Pdl a non essere piu' maggioritario e per esserlo deve avere i voti della Lega, mi auguro che l'alleanza continui. Occorre che Monti realizzi gli impegni contenuti nella lettera Ue e io faro' il cane da guardia ma l'esperienza Monti non puo' essere il grimaldello per scassare il bipolarismo e l'alleanza Pdl - Lega''.

E' evidente che il Pdl voglia imporre, non proporre, il suo programma; non hanno alcuna intenzione di collaborare con le altre forze politiche per rialzare le sorti di questo Paese.

Si tratta di una bella gatta da pelare per Monti.

E noi rimaniamo sempre più spettatori di questo scempio intollerabile, attendendo di conoscere le misure economiche straordinarie di cui parlano Merkel e Fini.

Intanto si vocifera che il Fondo Monetario Internazionale, stia per erogare all'Italia un ingente prestito dal valore di 600 miliardi, a condizione che Monti porti a compimento entro 18 mesi, le riforme richieste dall'Unione Europea.

Ma siamo così sicuri che questo Governo riuscirà nel suo intento? Intanto la tensione e la pressione salgono intorno a Palazzo Chigi.