venerdì 9 dicembre 2011

Ricordo di Vittorio Foa


di Rosario Grillo

Quanto è forte il sentimento di smarrimento di fronte all’impeto di questa crisi ! Altrettanto tragico è lo scoramento per la mancanza di “ maestri del pensiero “, autentici fari della società nazionale.

La mente corre allora all’indietro e non molto lontano ritrova un modello che, anche solo per evocazione, provoca suggestioni positive e favorisce l’azione di risposta alle difficoltà.

“ La visione della politica come pensiero che nasce con l’azione, che è elaborato con essa, e non come attuazione di una verità che viene prima, è stata per me una fissazione di tutta la mia lunga vita. “ ( Vittorio Foa, Questo Novecento ).

Questa la cifra dell’excursus storico che Foa ha compiuto dentro il ‘900. Questa la risorsa che Foa ha recuperato dal socialismo liberale, variamente interpretato nelle vicende che vanno dalle lotte antifasciste alle battaglie sindacali, alle vicissitudini della Sinistra dal 1946 al 2008. Una convinzione che ha radici lontane, dentro il “ pensiero e azione “ mazziniano.

La crisi che stiamo attraversando dimostra, al di là della sua virulenza, capacità tentacolare perché mette in serio pericolo alcuni pilastri fondamentali della nostra comunità.

Ne cito alcuni : l’organizzazione del lavoro, la democrazia, la solidarietà, la propensione al cosmopolitismo passando per la stazione della fede europea.

Sono tutti temi, che hanno visto l’azione dell’impegno fattivo profuso da Vittorio Foa per migliorare la condizione del cittadino italiano assieme a quella del cittadino europeo. Una correlazione necessaria alla luce delle sciagure del passato e nella prospettiva della costruzione politica di organismi superindividuali, sovranazionali, in cammino – kantianamente senza limiti e senza fini –verso la comunità mondiale.

Oggi le difficoltà dell’euro, le reticenze di certi governanti europei ( Merkel, Sarkozy, Cameron ) dovrebbero cercare ispirazione e/o trovare soluzione in questo modello e di conseguenza richiamare in vita e ritemprare l’avventura federalista della comunità europea.

Questi i valori risolutivi, il metodo è indicato da Foa in una delle sue ultime interviste – morì all’età di 98 anni -.

Dopo aver messo in luce l’importanza del problema giovanile e dopo aver respinto l’uso e l’abuso del lavoro precario, egli indicava la chiave della risposta vincente ad ogni crisi : Pensare .

Perché pensare è sempre un pensare agli altri, al mondo ( alla società ), e non berlusconianamente a se stessi.