venerdì 2 dicembre 2011

Augusto Minzolini e le sue spese folli


di Alessandro Bovo

76.636,90 euro. Non è il mio ultimo estratto conto, purtroppo, bensì i soldi spesi da Augusto Minzolini, direttore del TG1, in un anno.


Normale per un grande e stimato giornalista (da certe persone) che si può permettere tutte queste spese. Peccato che il portafoglio a fisarmonica non era il suo: ma della Rai, o meglio, lo è la carta di credito che l’azienda consegna in buona fede ai direttori dei TG dei tre canali, speranzosi che ne facciano buon uso.

E Minzolini ne ha fatto davvero buon uso, scorrazzando per il le più grandi città del mondo a spese dei contribuenti italiani, che ogni anno pagano un centinaio di euro di malavoglia per il canone Rai.

Capri, Barcellona, Ischia, Cortina, Cannes, Sanremo, Venezia, Marrakech, Londra, Palma de Majorca, Amburgo, Monaco, Saturnia e Il Cairo sono solo una parte delle mete scelte dal direttore per… per cosa?

In un rapporto di settantasette pagine la Guardia di Finanza, incaricata delle indagini, evidenzia migliaia di euro pagati negli alberghi e ristoranti più lussuosi del mondo, ma anche per vacanze, spese incredibili e per pagare misteriosi informatori di cui non se ne ha traccia.

Il rapporto mostra anche che per dodici volte, gli alberghi erano prenotati per due persone, senza contare cene a aperitivi, che hanno destato preoccupazione nei dirigenti della Rai.

Ma non può finire qui: pare chi Minzolini, non contento di pagare i lauti pranzi con la carta di credito aziendale, richiedesse una volta rientrato anche il rimborso spese! È proprio il caso di dirlo, oltre al danno, la beffa!

“Si tratta di un’incomprensione amministrativa” minimizza il direttore, “truffa aggravata” sostengono i finanzieri.

Il sei dicembre il giudice deciderà le sorte di Augusto Minzolini, che molti già vedono come ex direttore, il quale dovrà anche spiegare le spese effettuate nei cinque giorni in cui raffigurava assente dal servizio, durante i quali ha speso ben 1527,70 euro nei maggiori ristoranti di Roma.

Con generose decurtazioni dallo stipendio, ha già iniziato a risarcire l’azienda, la quale gli ha abbonato alcuni pagamenti, come la cena con Franco Bechis, vice direttore del quotidiano Libero.

Beh insomma, tra una truffa aggravata e pagamenti per finalità non lavorative, Minzolini certamente non si annoia, e si spera che risponda a molte domande da martedì prossimo.

Per il momento la carta di credito gli è stata ritirata, ha già combinato troppi danni da quando è direttore dell’ex telegiornale più seguito in Italia.

Di una cosa siamo sicuri, caro Augusto. Se le forze dell’ordine avranno l’autorizzazione a procedere, le ore da direttore sono contante. Goditele, ma senza carte di credito!