martedì 29 novembre 2011

Val di Susa, agenti costretti a lavorare in divisa estiva anche d'inverno


di Paola Totaro

VERGOGNE ITALIANE. In Val di Susa in questi giorni fa freddo. Ormai l’inverno è arrivato, anche se il calendario dice che mancano ancora una ventina di giorni al passaggio ufficiale. Le temperature infatti sono già scese di due gradi sotto le zero. Eppure per i Poliziotti impegnati in quelle zone è ancora estate. Lo si nota dalle divise che stanno indossando in questi giorni nell’attività di ordine pubblico per l’alta velocità. Motivo? Non ci sono i soldi per comprare le divise invernali. Ma non basta. Da luglio agli agenti non vengono pagati straordinari e indennità. Eppure queste persone lavorano spesso per 12/14 ore di seguito, rischiando la vita, spesso per molti giorni lontani dalle proprie famiglie.

SINDACATO DI POLIZIA. La denuncia di questa assurda situazione che colpisce le forze dell’ordine, arriva da Massimo Montebove, consigliere nazionale del sindacato di polizia Sap. "Sollecitiamo il prefetto e il questore affinché facciano sentire con forza la loro voce presso il Dipartimento di pubblica sicurezza per tutelare i poliziotti, a partire dai colleghi del reparto mobile di Torino - dichiara Montebove - Nei prossimi giorni porremo la questione direttamente al neo ministro Cancellieri. Accogliendo le nostre richieste, il Viminale ha concesso il riconoscimento di un nastrino e di un attestato al personale lungamente impegnato in ordine pubblico. Un'ottima cosa. Ma bisogna trovare i soldi per le divise invernali e per gli straordinari".

PROTESTE CLAMOROSE. E’ amareggiato ma deciso a lottare il sindacalista, che così conclude: "se qualcuno pensa di far passare al freddo e al gelo Natale e Capodanno in Val di Susa ai nostri operatori si sbaglia di grosso. Siamo pronti a iniziative di protesta clamorose, a partire da Torino".