domenica 4 dicembre 2011

Avanguardia intellettuale


di Raffaella Alladio


Nell'ambito del Medfilm Festival, conclusosi a Roma in questi giorni, è stato assegnato il premio Koinè allo scultore biellese Michelangelo Pistoletto per il progetto Love Difference che lo stesso artista definisce: "un nome, uno slogan, un annuncio programmatico".


L'ambiziosa finalalità del premio Koinè è quella di segnalare personalità di ogni ramo, artistico, scientifico, imprenditoriale,che abbiano saputo usare, nella loro disciplina, la creatività come "motore di sviluppo e progresso civile".


Da anni Pistoletto lavora nella direzione di una responsabilizzazione dell'arte e dell'artista ponendosi come obiettivo quello di formare pittori e scultori capaci di usare la libertà dell'arte come strumento di responsabile partecipazione civile individuale in primis e poi collettiva. In questa formazione lo scultore biellese ci vede la vera avanguardia.


L'arte con la sua lungimiranza e sensibilità dovrebbe essere capace di vedere un po' oltre il presente e, attraverso quella comunicazione col mondo che la rende parte dello stesso, dovrebbe istigare una presa di coscienza da parte dei suoi fruitori.


Uscire dal guscio ed esporsi è il lavoro dell'intellettuale; un lavoro fondamentale che necessita però di una violenta spinta per riemergere dalla nebbia cui è stato confinato negli ultimi decenni.

Il tentativo di alienazione per conformismo portato avanti dalla società occidentale attraverso la scuola dell'obbligo, la televisione e la politica della produttività estrema, ha relegato in un angolo la cultura.


Con il movimento Love Difference Pistoletto cerca di ribaltare questo tentativo di livellamento ponendolo in antitesi con le differenze etniche, religiose e culturali che fortunatamente costellano ancora il nostro mondo; usando la tensione che nasce da un tale conflitto per dare una spinta vitale e nuove prospettive alla realtà umana e cercando di usare l'amore per le differenze come un faro e non come una miccia.


Sontenendo che "Precipitiamo perchè abbiamo consumato il nostro passato senza responsabilità" il vincitore del premio Koinè 2011 pone l'accento sull'abuso di un passato che sembra non poterci insegnare più nulla quando in realtà è realizzato in ciò che noi siamo ora.


Assumendoci la responsabilità di quello che siamo possiamo riuscire a costruire un presente che sia vero passato per le generazioni future.