domenica 4 dicembre 2011

Consigli per il risparmio


di Rosario Grillo

Il governo Monti è stato caricato di un grande onere : salvare l’Italia dal dissesto finanziario. Non bastasse, gli errori dei governanti europei ( Merkel e Sarkozy in testa ) , scaturiti dalla preoccupazione univoca di salvaguardare le sovranità nazionali, hanno accollato implicitamente al governo Monti un più alto onere : salvare l’euro. Visto che l’Italia è il “ giunto “ più debole - e quindi sottoposto ad attacco/erosione – della tenuta dell’euro.

Monti, persona onesta e corretta, di orientamento moderato, combina una manovra con i requisiti della severità ( sacrifici ) e dell’equità.

A detta loro, non si possono toccare i grandi patrimoni, perché questi naturalmente migrerebbero verso paradisi fiscali . Ergo : si devono includere nella manovra, per far quadrare i conti, la riforma delle pensioni e tagli alla Sanità.

Altre indicazioni ( riforme e dunque sensibile riduzione di spesa nel campo dell’organizzazione istituzionalpolitica ) sono già state date ed assunte. Qui si richiede tempo per riforme organiche, anche se non bisogna mai abbassare la guardia.

C’è un vasto campo, invece, apparso sempre in controluce nei passaggi critici della storia italiana – e sono stati tanti : tra essi scelgo il 1992 come il più emblematico – che attende di diventare cantiere di una vasta, seria e risolutiva riforma del sistema Italia.

Intendo il campo della partitocrazia : cioè dell’invadenza dei partiti nei più disparati settori della gestione della cosa pubblica ( Sanità in primis ).

Se ricordate, il tema era scottante nel 1992-93. Poi arrivò Berlusconi, che confuse la mente degli italiani con una parola d’ordine : Inciucio .

A suo dire, la responsabilità discendeva soltanto dalla spartizione ( compromesso storico ) tra democristiani e comunisti nella Prima Repubblica.

Figlio politico del socialista Craxi ( oltre che membro della P2 ), nascose la responsabilità del CAF craxiano e del sistema che Craxi aveva perfettamente oliato.

L’anticomunismo, diffuso in grandi dosi da Berlusconi, nascose il suo trasformismo : trasferire sotto mutate sembianze – adesso colorite di pseudoimprenditorialità, vista la sua caratura – lo stesso modus operandi aggredendo anche innocenti creature come la Protezione Civile.

Andate a guardare nei posti di sottogoverno ( da Eni a Finmeccanica, da Autostrade a Ferrovie dello Stato, per non dire della Rai ), e rimarrete sbalorditi dal nugolo di uomini politici dello schieramento governativo ( ex ormai ) .

Fatevi un po’ i conti del costo, vista la loro incompetenza ( la vicenda Finmeccanica è solo la più recente ).

Solo per curiosità dovreste dare un’occhiata al “ vizietto “ pseudomecenetastico di certi governanti leghisti. Per questo suggerisco una passeggiatina dalle parti della provincia di Treviso( Zaia prima, adesso Muraro e nella coorte , Gobbo e Gentilini ). Troverete l’incanto di certi “ maquillage “ a spese del contribuente.