mercoledì 30 novembre 2011

Morti sul lavoro nel 2011 + 2,5% rispetto all’interno anno scorso

di Paola Totaro

Dati allarmanti quelli relativi ai morti sul lavoro in Italia. Malgrado le tante campagne per favorire la prevenzione, purtroppo non solo non diminuiscono, ma addirittura aumentano le vittime del lavoro.


Aggiungendo i morti sulle strade, nel tragitto per raggiungere il posto di lavoro, si arriva all’esorbitante cifra di 1050. Praticamente al 20 novembre 2011 si è superata la soglia dell’intero scorso anno.

Il Presidente Napolitano, che da sempre si batte contro le morti bianche accusa: "Non si tratta di tragiche fatalità", e aggiunge "nessun cedimento è ammissibile".

A quanto pare gli appelli, pur autorevoli, non bastano a fermare questa “guerra” di cui pochi parlano.
Conosciamo gli ultimi caduti.

Rosario Spampinato, 50 anni sposato e con due figli. E’ morto all’alba, a causa dell’esplosione di una caldaia nella cartiera in cui lavorava, la Ca-Ma di Lallio vicino Dalmine, Bergamo. L’eplosione ha distrutto la fabbrica provocando danni gravissimi.

Maria Cristina Allegretti, 36 anni, commessa oristanese. Precaria, lavorava presso un negozio di detersivi alla spina “Fior di Bolle”. La giovane donna è morta schiacciata da una cisterna di 500 chili piena di detersivo che stava spostando insieme ad una collega.

Joan Tohanean , romeno di 53 anni, operaio, è morto in un cantiere edile di Roma, zona Anagnina. L’uomo è stato schiacciato dai pannelli che gli sono crollati addosso mentre stava accatastando pannelli di legno per il getto del calcestruzzo.

Le tre vittime tutte in un solo giorno sono cadute proprio nel quinto anniversario del disastro di Campello di Clitunno. Allora le vittime furono quattro a causa dello scoppio di una cisterna.

In questa ricorrenza il Capo dello Stato ha dichiarato: "Va in ogni caso rifiutata l'idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalità. Né alcun cedimento è ammissibile per ciò che deve essere l'impegno di tutti, istituzioni pubbliche, anche locali, mondo delle imprese, pubblica opinione, insieme con la vigile consapevolezza degli operatori”.