giovedì 10 novembre 2011

L'ultimo decreto


di Luigi Repola

Martedì 8 Ottobre. Il presidente del consiglio sale al Colle, è finito il IV Governo Berlusconi, più che finito gli viene applicata la data di scadenza: finirà dopo che il Ddl Stabilità varrà approvato.


Così finisce una delle legislature più tormentate dai tempi di Tangentopoli. Eppure l’inizio faceva ben sperare, una maggioranza schiacciante in entrambe le camere e il centrosinistra uscito fortemente indebolito dalle elezioni. Berlusconi annunciava festante che era il tempo delle riforme costituzionali ed un nuovo corso per l’Italia. Pian piano però iniziarono a crearsi delle crepe nella maggioranza, la scelta di persone non competenti ai Ministeri, screzi con il vecchio alleato Fini, culminati con l’ormai celebre “Mi Cacci?” urlato dall’ex An durante il discorso di Berlusconi al congresso del PdL. Da lì in poi fu sempre peggio: Noemi, la D’Addario e le ragazze dell’Olgettina e per finire il caso Ruby (la nipote marocchina del primo ministro egiziano Mubarak per intenderci). Tutto questo accadeva mentre la crisi mondiale metteva in ginocchio l’economia italiana, il mondo ci rideva dietro e il resto del Governo non era esente da figuracce con scambi parole d’affetto tra Tremonti e Brunetta, le uscite a vuoto dei vari Calderoli, La Russa e Brunetta e per ultimo il supertunnel dei neutrini finanziato dal Ministero dell’Istruzione.

In questi tre anni l’opposizione ha criticato aspramente la politica del Governo riuscendo a battere il Governo alle elezioni amministrative di Maggio e con i Referendum di Giugno che erano a favore dell’abrogazione di leggi emanate proprio durante questa legislatura (Acqua privata, nucleare e giustizia). Una sonora sconfitta sul piano politico e di consensi che non fece muovere di un passo le posizioni di Berlusconi e i suoi ma che diede la possibilità all’opposizione di iniziare a pensare a delle dimissioni del Governo e ad una fine legislatura anticipata.
Ora è finita, il Governo Berlusconi sta per spegnersi e ciò accadrà col voto al Ddl Stabilità al Senato. Tutte le forze politiche di opposizione ora pressano perché si voti in fretta così da chiudere questa pagina buia della politica italiana mentre fino a qualche settimana fa Pd, Terzo Polo e IdV erano contro a questa legge criticandone il modo in cui era nata, inveendo sul fatto che i punti che non prevedevano incentivi allo sviluppo ma anzi creavano danni alla popolazione come l’aumento dell’età pensionabile, diminuzione, l’ennesima, ai fondi per l’Università per quanto riguarda nuovi progetti.
“Non è così che si salva l’Italia!” si sentiva urlare dai banchi dell’opposizione ma ora che l’approvazione di questo decreto significa staccare la spina a questo Governo magicamente bisogna emanarlo per forza per il bene del paese senza più tener conto delle gravi lacune che questo Ddl porta con sé. Stasera (10 novembre ndr) il maxiemendamento è stato approvato al Senato; il provvedimento è passato con i voti favorevoli della maggioranza, il Partito Democratico si è astenuto, non ha partecipato al voto il Terzo Polo, mentre l’IdV è stato contrario mantenendo coerenza. Forse data la maggioranza risicata, o probabilmente ormai nulla, che ha il centrodestra bastava che Pd e Terzo Polo votassero contro per evitare che un decreto con delle defezioni come quello in questione passasse?

Ormai però è passata anche se stasera Corrado Formigli a Piazzapulita direttamente dal suo BlackBerry ci regala un’ indiscrezione che se fosse vera sarebbe una bomba: Alfano e Berlusconi farebbero approvare questo decreto per dimostrare di avere la maggioranza e poter continuare a governare. In studio diverse facce sbigottite, la prima è quella del leader IdV Di Pietro che sembra infastidito da ciò. Subito i presenti vicini al Premier cercano di smentire la cosa parlando di una cosa irrealizzabile perché “Il premier ha dato la sua parola…”.

L’ha fatto anche con il conflitto d’interesse, le tasse ed altro nel famoso “Contratto con gli italiani” viene da pensare ma fidiamoci, non potrebbe mai rimangiarsi la parola davanti a tutta l’Italia facendo la figura dell’impostore attaccato alla sua poltrona. (Forse).