di Flavio Bellan
Un esecutivo composto da primarie personalità del mondo cattolico e dell'istruzione privata è una garanzia, perché mi dà la certezza che i miei figli, bocconiani e destinati a prendere il mio posto in consiglio d'amministrazione, seguiteranno ad avere la miglior formazione desiderabile.
Grazie ad esso ho la sicurezza di aver ben investito i miei capitali nelle attività riconducibili all'organizzazione ecclesiale, dal momento che non si sognerà nemmeno di tassarne rendite, patrimoni immobiliari, attività fiscalmente affrancate.
Sono favorevole ad un esecutivo composto da professori, economisti di chiara fama, giuslavoristi liberisti e manager di provenienza bancaria o con un passato di amministratori di grandi imprese di Stato, perché sono gli stessi con cui tratterò le privatizzazioni di quelle imprese, i nuovi accordi sindacali, le commesse per la moneta elettronica, gli appalti, allargando il mio giro d'affari e i profitti.
Mi rassicura sapere che non reintrodurranno tasse di successione, dato che non capisco perché debba essere redistribuita socialmente quella ricchezza che la mia famiglia ha accumulato con grandi sacrifici e grande impegno capitalistico e imprenditoriale: se i non abbienti vogliono pari opportunità di crescita sociale, che si rimbocchino le maniche come han fatto mio padre e suo padre prima di me.
Sono tranquillo riguardo agli incentivi che verranno riconfermati alle attività di famiglia per impedire che vengano traslocate all'estero, dal momento che chi li deve destinare fa parte del mondo capitalistico e comprende appieno quanta fatica si debba fare per lavorare in un paese burocratizzato, in cui lo stato pretende di mettere i l naso nei tuoi affari e i sindacati rompono i coglioni con la solita vecchia solfa dei diritti e delle garanzie.
Magari introdurranno una piccola patrimoniale, tanto per fare un po' della solita propaganda politica, ma tanto la parte più importante delle nostre rendite, dei nostri capitali, è al sicuro oltre confine o e già stata condonata e rimessa in circolo o investita in portafogli solidi.
Insomma, io sto con i poteri forti, perché sono il tipico cittadino italiano, uno dei tanti, uno come tanti, che ha solo da guadagnarci.
Un esecutivo composto da primarie personalità del mondo cattolico e dell'istruzione privata è una garanzia, perché mi dà la certezza che i miei figli, bocconiani e destinati a prendere il mio posto in consiglio d'amministrazione, seguiteranno ad avere la miglior formazione desiderabile.
Grazie ad esso ho la sicurezza di aver ben investito i miei capitali nelle attività riconducibili all'organizzazione ecclesiale, dal momento che non si sognerà nemmeno di tassarne rendite, patrimoni immobiliari, attività fiscalmente affrancate.
Sono favorevole ad un esecutivo composto da professori, economisti di chiara fama, giuslavoristi liberisti e manager di provenienza bancaria o con un passato di amministratori di grandi imprese di Stato, perché sono gli stessi con cui tratterò le privatizzazioni di quelle imprese, i nuovi accordi sindacali, le commesse per la moneta elettronica, gli appalti, allargando il mio giro d'affari e i profitti.
Mi rassicura sapere che non reintrodurranno tasse di successione, dato che non capisco perché debba essere redistribuita socialmente quella ricchezza che la mia famiglia ha accumulato con grandi sacrifici e grande impegno capitalistico e imprenditoriale: se i non abbienti vogliono pari opportunità di crescita sociale, che si rimbocchino le maniche come han fatto mio padre e suo padre prima di me.
Sono tranquillo riguardo agli incentivi che verranno riconfermati alle attività di famiglia per impedire che vengano traslocate all'estero, dal momento che chi li deve destinare fa parte del mondo capitalistico e comprende appieno quanta fatica si debba fare per lavorare in un paese burocratizzato, in cui lo stato pretende di mettere i l naso nei tuoi affari e i sindacati rompono i coglioni con la solita vecchia solfa dei diritti e delle garanzie.
Magari introdurranno una piccola patrimoniale, tanto per fare un po' della solita propaganda politica, ma tanto la parte più importante delle nostre rendite, dei nostri capitali, è al sicuro oltre confine o e già stata condonata e rimessa in circolo o investita in portafogli solidi.
Insomma, io sto con i poteri forti, perché sono il tipico cittadino italiano, uno dei tanti, uno come tanti, che ha solo da guadagnarci.