domenica 30 ottobre 2011

Rotondi dice no ai tagli ai privilegi parlamentari. “Tanto più impopolari di così”…


di Paola Totaro
Rotondi è una persona coerente non c’è che dire. Giornalista, nasce Democristiano, passa dal PPI, CDU ed UDC, e dal 2001 entra nella Casa delle Libertà del suo testimone di nozze Silvio Berlusconi.
Una carriera invidiabile lo ha portato a diventare l’attuale Ministro per l’attuazione del programma. Il Ministero meno impegnato di tutti.
Non smentisce la sua coerenza quando esprime il suo pensiero riguardo i tagli ai privilegi della casta. “Dobbiamo coccolare i parlamentari; se un giorno gli si dice che vanno dimezzati, il giorno dopo che gli si taglia lo stipendio, quello successivo l’auto blu, significa voler proprio far cadere il governo”. E aggiunge: “Tanto, più impopolari di così”.

Contrario alla linea di Tremonti si mostra decisamente deluso: “Le misure contro i privilegi della politica le considero un insulto alla sua intelligenza”, dice. E suggerisce: “Forte del fatto che nessuno, neanche all’opposizione, vuole andare al voto, Berlusconi deve avere un’unica preoccupazione: coltivare i rapporti con Camera e Senato”. Come? “Teniamoci buoni i mille parlamentari”. E continua: “Non possiamo dargli l’aumento, ma almeno coccoliamoli, rassicuriamoli, non rompiamogli le palle se vogliamo arrivare al termine della legislatura. E nel frattempo cerchiamo di farci dimenticare. Perché, inutile negarlo, la gente ormai ci detesta”.


Analisi lucida e sfacciatamente di parte. Una volta almeno col politichese potevamo sperare d’aver capito male. Ora no. E’ tutto chiarissimo e alla luce del sole. Quando si sveglieranno gli Italiani?