Spaventoso allarme fuoco a Tricastin, in Francia, dove l'impianto nucleare situato a 160 chilometri dal confine italiano, è stato oggetto di un'incendio divampato in un trasformatore, fortunatamente nella zona "non nucleare" della centrale, quindi fuori dal luogo di ubicazione del reattore.
Ancora pericolo dunque, dopo la terribile disgrazia che ha colpito Fukushima, di possibili catastrofi nucleari. Purtroppo quando gli incidenti riguardano il nucleare, il silenzio legato ai media e all’informazione in generale sembra d’obbligo, forzato, come ha denunciato il The Guardian in questi giorni (Revealed: British government's plan to play down Fukushima http://is.gd/0O90Z8), riguardo a Fukushima.
Mentre il Giappone è assediato da polemiche che riguardano la misurazione delle radiazioni e la sicurezza della popolazione, dagli Stati Uniti invece, proviene solo silenzio, in particolare sulle centrali allagate del Nebraska (Fort Calhoun e la Cooper Nuclear Station) e dall'incendio di Los Alamos.
Invece la notizia, seppur poco diffusa, della centrale francese, ha scosso e fatto tremare per qualche minuto l'Europa, perché la "sicurissima" centrale francese di Tricastin bruciava.
Tutto è cominciato nel pomeriggio di ieri 2 luglio, quando un incendio è divampato in un trasformatore di una unità della centrale nucleare. Il fumo che si alzava, scuro e denso, ha fatto pensare ad un imminente disastro ma fortunatamente non ha avuto nessuna conseguenza "nucleare". Il sito di Tricastin è sotto osservazione da qualche tempo, poichè già nel 2008 si registrò una perdita di 30 metri cubi di una soluzione d'uranio, che si riversò nei corsi d'acqua limitrofi, contaminando anche i fiumi La Gaffière e Auzon.
Le fiamme, stando a quel che riferisce l’Ente per l’energia elettrica francese, sono state domate e non hanno avuto conseguenze “né all’interno della centrale né nell’ambiente circostante”.