venerdì 7 ottobre 2011

Il solito B: "Gli italiani non vogliono comunisti"


Fatte le riforme «quando scadrà l'attuale legislatura, cioè nel 2013, gli italiani potranno scegliere liberamente da chi essere governati».
«Potranno scegliere ancora una volta - dice il premier - fra chi in questi anni ha tenuto la barra ferma, nel pieno di una grave crisi economica che ha sconvolto la vita di milioni di famiglie, tra chi ha realizzato delle riforme importanti e necessarie per la modernizzazione del paese, oppure tra chi, come l'attuale opposizione di sinistra, promette risposte che non funzionavano trent'anni fa, anzi proposte che hanno fatto fallire in modo clamoroso tutti i loro interventi, e nonostante tutto vengono ancora riproposte: prova evidente che questa sinistra non ha saputo compiere un solo passo avanti dalla partenza ovvero dalla più disumana e criminale ideologia della storia, il comunismo, verso la comprensione dei tempi nuovi che stiamo vivendo».
Dunque - conclude - «un'ennesima conferma dell'incapacità di questa sinistra con cui noi ci dobbiamo confrontare, della sua incapacità di governare. L'Italia è davvero un grande Paese, un paese che non merita questa sinistra». «Gli italiani sono troppo maturi per pensare di affidare le sorti del Paese ad un governo formato dal trio Bersani-Di Pietro-Vendola, che sarebbe una riedizione, in termini direi ancor più grotteschi, dell'Ulivo di Prodi».

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