domenica 8 gennaio 2012

Monti: ''A mettere le mani nelle tasche degli italiani sono gli evasori fiscali''


"E' inammissibile che una porzione importante di reddito sfugga ad ogni tassazione a fronte dei pesanti sacrifici dei lavoratori". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti a Reggio Emilia, in occasione della sua visita per le celebrazione del 215° anniversario del Tricolore, ricevendo un lungo applauso dalla platea.

"E' necessario, lo so bene anch'io - ha aggiunto - evitare una pressione fiscale eccessiva". Quanto agli accertamenti fiscali, "devono essere rispettosi dei diritti individuali: su questo vigilo e vigilerò, ma a uomini e a donne della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle Entrate voglio dire il mio grazie e assicurare il mio appoggio", ha sottolineato il premier.

"L'espressione 'mettere le mani nelle tasche degli italiani' non mi ha mai persuaso - ha continuato - e comunque è incompleta" perché a metterle "nelle tasche dei contribuenti onesti" sono "gli italiani che evadono" e quei "privilegi e rendite" che sono "un inciampo al gioco della concorrenza e del mercato". Quindi, ha scherzato il presidente del Consiglio, se c'è "un filo conduttore tra la fase 1 la fase 2 del governo è l'invito a tutti a tenere le mani a posto".

Riguardo alla crisi, il premier ha ricordato che l'Italia con la manovra approvata il 23 dicembre ha fatto la sua parte ma occorre ora che "tutti i componenti" dell'Unione Europa facciano altrettanto. "Noi continueramo a fare la nostra parte", ha assicurato. "Nessuno può immaginare che l'Europa rinunci a crescere. Non è problema di Nord o Sud. Nessun paese è tanto forte da andare avanti solo, ma ciascuno ha bisogno di attuare politiche comuni e coordinare la crescita", ha sottolineato Monti.

"Vogliamo anche noi - ha aggiunto - un'Europa con i conti in ordine che riesca a raggiungere la stabilità anche accettando meccanismi severi, che sono nel nostro comune interesse". "Quanti danni, in passato - ha continuato - sono stati fatti inconsapevolmente dicendo di sì ad ogni istanza sociale senza riguardo al fatto che mentre dire dei no dopo scelte difficili e responsabili comporta costi politici nel presente, dire di sì a tutti comporta costi drammatici per coloro che non votano e forse non sono ancora nati".

"Se guardiamo dentro di noi - ha proseguito - sappiamo che l'Italia ce la puà fare, l'Italia ha sempre risposto nei momenti di difficoltà". Servono "sacrifici", ne abbiamo chiesti "a tutti ma il governo seguirà come stella polare giustizia sociale e equità".

Il premier ha poi ribadito la volontà del governo di andare avanti in modo incisivo sulle liberalizzazioni. "Faremo saltare i colli di bottiglia", ha garantito. Le liberalizzazioni - ha assicurato - saranno equilibrate e pragmatiche ma non timide". Il premier ha spiegato che nella 'fase 2' ci sarà ampio spazio per questo capitolo "riconoscendo che ogni settore dà un contributo, ma che è più equo se avviene in regime di libera concorrenza".

Nei prossimi mesi l'esecutivo, ha annunciato, metterà in atto una "scossa e una accelerazione potente alla lotta contro la corruzione che frena gli investimenti. Il governo opererà con provvedimenti legislativi e amministrativi", ha precisato.

Al termine del suo intervento al Teatro municipale Valli, i presenti hanno tributato al premier un lungo e caloroso applauso alzandosi tutti in piedi. Al suo arrivo il premier aveva invece subito una contestazione da parte di numerosi sostenitori della Lega affiancati, a qualche decina di metri, da giovani de La Destra. A contestare il capo del governo c'erano inoltre alcuni militanti di Rifondazione comunista.

Prima di recarsi al Teatro municipale, questa mattina il premier ha preso parte alla cerimonia dell'alzabandiera in piazza Prampolini, quindi ha incontrato nella Sala del Tricolore alcuni giovani ai quali ha consegnato copia della Costituzione. "I giovani sono la chiave di ispirazione delle misure che il nostro governo con molta rapidità e incisività si è trovato a dover prendere nel mese scorso - ha detto Monti - e che dovremo prendere ancora per qualche tempo".

Terminate le celebrazioni, il presidente del Consiglio si è brevemente intrattenuto in un colloquio privato con il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Tema dell'incontro ovviamente riservato, ma l'esponente del Pd potrebbe aver insistito con il capo del governo sulle nuove misure che l'esecutivo dovrebbe prendere in tempi stretti e in particolare sulle liberalizzazioni e sui temi legati al mondo del lavoro.

[Adnkronos]