martedì 10 gennaio 2012

La Madonna che parla bergamasco


di Roberto Carroll

Tra le gioiose notizie passate quasi in sottosilenzio in questi giorni ce n’è una davvero succosa regalataci da Radio Padania, blasonata emittente local nazionale cara a tutti coloro anelano ad una diversità culturale di primo ordine.
La notizia rinvenibile sia sul Fatto Quotidiano che sul Blog di Andrea Sensi ci riporta il viaggio compiuto da una delegazione dell’emittente sino a Lourdes per chiedere un sostegno dall’alto sui destini del natio suol. Evidentemente risultano insufficienti o dotati di basso prestigio i numerosi santuari presenti nella terra bergamasca oppure la Santa Donna è dovuta trasmigrare in terre meno ostili alla fratellanza universale predicata da suo figlio.
Il medium tra la Madonna ed il mondo “de noartri” poveri mortali ci ha donato pietre di preziosa speranza sul destino a cui estasiati miriamo: la Padania. Alla novella El Dorado, secondo il cronista (scusandomi con i cronisti per l’uso improprio della parola) la Vergine rivolge il suo “sguardo pietoso anche verso la Padania”. Forse era meglio dire soprattutto, trattandosi di sguardo “pietoso”. E come non averne, di pietà, per una massa che si lascia guidare da statisti di alta levatura quali un Bossi, Un Calderoli, un Castelli, un Borghezio, un Salvini od un Trota? Di fronte a tanta triste condizione non è giustificata, come minimo, la pietà? Il resoconto si avvale anche della splendida collaborazione di una esponente dell’Associazione Umanitaria che non ha mancato di rispolverare una delle tante apparizioni in terra orobica. A sindacare sulla numerosità delle Apparizioni ch si sono verificate nel tempo, pare che la terra bergamasca sia (o sia stata) un luogo ineguagliabile per la Madonna, come per noi potrebbe esserlo Montecarlo, Cortina d’Ampezzo, Saint Moritz o Cecina.
Apparizioni sono rintracciabili in quel di Caravaggio, in quel di Fontanelle, Ardesio, Albano Sant’Alessandro ed anche quella citata nel’emittente: la Madonna delle Ghiaie. Le Ghiaie è una frazioncina poste su una elle rive del fiume Brembo, nella provincia di Bergamo. Qui, si racconta, la Vergine apparve ad una bambina nel 13 maggio del 1944. Certo, è probabile che le bombe sgrappolate dal cielo o i rumori di guerra in generale possono aver facilitato la presunzione dell’evento; ma queste sono congetture tipicamente atee, sorvoliamo. Torniamo alle Ghiaie dove, sempre a detta dell’esponente della Associazione Umanitaria, la Madre Compassionevole, (certa della poca dimestichezza con la lingua italiana da parte della bambina), le parla in bergamasco.
Dobbiamo dedurre che anche a Lourdes la Madonna abbia dato il suo messaggio in questo linguaggio “etnico”, tanto per caldeggiare ancor più l’atto fideistico verso la costruzione di una Padania libera ed indipendente? Ciò che più ci esalta di tutta la notizia è verificare come il senso del ridicolo faccia parte del DNA di certi personaggi mentre ciò che più ci scoraggia è l’assenza di un qualunque predicozzo da parte delle autorità religiose. Da quando il senatùr ha smesso di voler prendere i vescovi a calci nel deretano per le loro collusioni col malaffare scoprendosi un novello crociato pronto a liberare il Santo Sepolcro, la Chiesa ha smesso di indicarlo come sovversivo e continua a preferire il silenzio consenziente anche quando diventano evidenti le strumentalizzazioni del suo stesso credo, che invece meriterebbero maggior rispetto, non tanto per la politica che ad esso si lega quanto per il messaggio, appunto, di fratellanza universale proprio del cristianesimo delle origini.
E che in fondo è il linguaggio che manifestamente la Chiesa intende promuovere. Quanto a manifestazioni leghiste di questo tipo ci sarà da vederne di nuove e forse migliori. Il calo di consenso che la Lega sa di dover recuperare non solo tra il suo elettorato ma tra la sua stessa classe dirigente (il caso Varese ed il caso Trota non sono stati del tutto digeriti) porterà gli strateghi del carroccio a riprendere litanie schizofreniche e debordanti. Si spera solo che lascino stare i santi e che per i prossimi vaticini trovino sede ad Amsterdam anziché Lourdes. Ma questa è solo una mia pia illusione.