mercoledì 4 gennaio 2012

Investimenti sicuri padani e coerenza leghista (parte I)


di Simone Ferrali

Benvenuti nella “Repubblica delle banane”, nella quale i politici possono sostenere tutto il contrario di tutto, mentire e smentirsi senza mai pagare pegno.


Il caso eclatante è quello della Lega che negli ultimi mesi è passata all'opposizione, negando qualsiasi tipo di appoggio al Governo Monti; nella Lega spicca il parere del Senatur che alla “Berghem Frecc” di Albino (Bergamo) ha sostenuto che “Monti non l'è matt. L'è minga bon. Non è capace. Anche un cretino capirebbe...”.
Nei giorni precedenti tra l'altro Bossi aveva continuamente sottolineato l'incapacità di Monti, ma Gian Antonio Stella del “Corriere” in un articolo del 31-12-2011 ha trovato una chicca da 10 e lode; il giornalista ha riportato da un articolo del Corriere del 23 aprile 1993 la seguente dichiarazione: “Con un Parlamento delegittimato occorre un Governo di tecnici affidato a Mario Monti”. Indovinate chi l'ha detto...Bossi ovviamente, che con la solita coerenza che lo contraddistingue da anni, spingeva per l'ipotesi Monti come Presidente del Consiglio.

Sempre nello stesso anno, ma con qualche mese di anticipo, Bossi, allora membro della “Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai”, voleva commissariare la tv di Stato ed aveva proposto come commissario proprio Mario Monti.
Adesso ci dobbiamo chiedere perché i rapporti tra i due si siano interrotti bruscamente; Stella nel suo bellissimo articolo ha individuato due momenti di scontro. Il primo, nel 2001, quando Bossi accusò Monti (allora Commissario europeo per la concorrenza) di essere troppo europeo e poco italiano; il secondo, nel 2005, quando Monti, rispondendo alla Lega che aveva annunciato un referendum per abbandonare l'Euro e tornare alla Lira, ricordò divertito al Corriere che “Bossi aveva scritto al Presidente della Commissione europea, Jacques Santer, chiedendo indicazione su come far aderire la Padania all'Unione Economica e Monetaria fin dall'inizio, previsto per il 1 gennaio 1999”.

E pensare che alla Lega e Bossi non piaceva nemmeno la Lira, infatti già nel '92 il Senatur decise di fondare una nuova moneta, la “Lega”, in tagli da 1 e da 5, con la quale si potevano pagare i panini per la festa della Padania. Nel '97 invece la “Banca della Padania indipendente” emise gli “Scudi padani”, che presero il nome di un dirigente della Lega: la moneta infatti, venne chiamata il “Calderolo” e venne usata dai militanti leghisti per pagare alla festa di Pontida.
Anni dopo, non contenti degli esperimenti fallimentari proposti fino ad allora, i leghisti decisero di comprare il “Prato di Pontida” (denominato “Sacro suolo della libertà”) con i BTP, Buoni Terreno Pontida, in tagli da 20, 50 e 200 mila lira. La famiglia Bossi acquistò i lotti dal 496 al 501. La Lega si impegnò per diversi miliardi, ma l'acquisto dei BTP andava a rilento e creò un enorme buco nei suoi bilanci.
A salvare il partito di Ponte di Legno intervenne però Fiorani della Banca popolare di Lodi che con i soldi dei risparmiatori prestò alla Lega 11 milioni di €.
A questo punto, non soddisfatti dei vari buchi creati, i leghisti decisero di farsi una banca tutta loro: nacque così la “Banca CredieuroNord” con Galimberti vice-presidente, che al momento della nascita della banca affermò: “Cresceremo tanto da fare male alle altre banche”. Purtroppo per loro però, la CredieuroNord dopo 3 anni è sull'orlo del fallimento con 8 mln di Euro di perdita e 12 mln di sofferenza su 47 mln di impiego: fra i dirigenti di questa c'era anche il deputato Giorgetti, attuale presidente della Commissione bilancio...quando si dice “con questi politici siamo in una botte di ferro”.

Ovviamente il Tribunale dichiarò la bancarotta della CredieuroNord, ma per la lega non fu solo un disastro politco-economico, ma anche penale: infatti il Tribunale di Milano scoprì che la banca non aveva mai prestato soldi ai padani, ma aveva riciclato 13 milioni di Euro provenienti da una mega truffa: questi soldi erano stati rubati e poi ripuliti grazie alla complicità dei vertici della CredieuroNord (questo è quello che sostiene la Cassazione).

A questo punto in soccorso della Lega arrivò il solito Fiorani, amico di Fazio (allora Governatore della Banca d'Italia); i leghisti allora, con la solita coerenza che li contraddistingue, smisero di attaccare Fazio, criticato fino al giorno prima per non aver super-visionato bene sui crack Cirio-Parmalat, e si rimangiarono la “Legge sul risparmio” che prevedeva l'abolizione del mandato a vita per il Governatore.

Fiorani allora sottoscrisse un accordo con Maroni, Giorgetti e Calderoli con la mediazione del forzista Aldo Brancher. La cassazione successivamente condannerà Brancher per aver preso dei soldi da Fiorani; secondo questa anche Calderoli ha preso soldi dal Cavaliere bianco (Fiorani appunto), mentre Giorgetti prima li ha presi, poi si è pentito restituendoli perché voleva moralizzare le prassi del partito, ma nonostante questo chiese al Cavaliere bianco di aiutare il Varese Calcio (in crisi finanziaria)...vedete la Morale di Giorgetti? Non accetta i soldi (tra l'altro già presi), ma fa aiutare il Varese Calcio che altrimenti avrebbe dovuto finanziare la Lega.

E' come se uno viene ad offrirvi una tangente e voi dopo averli accettati li restituite dicendo “I miei valori mi impongono di rifiutare la tangente, però se vuole può pagarmi tutte le bollette e le rate del mutuo...”.
Ovviamente tutti i soci della CredieuroNord rimasero con un pugno di mosche in mano, ma per i vertici la bancarotta della banca padana fu un successone.

La cosa che mi fa ridere è che questi signori leghisti, famosi per lo spot “Roma ladrona, la Lega non perdona”, contestino il Governo qualunque cosa faccia, come se loro fossero all'opposizione da 20 anni e come se fossero santi immacolati.

Oltre a questo, quando viene chiesta loro una manovra alternativa (cioè quello che avrebbe fatto la Lega se fosse stata al Governo), si arrampicano sugli specchi; per non parlare di quello che fanno in aula: scene da mercato insomma e contestazioni tutt'altro che civili e legittime.