venerdì 6 gennaio 2012

I politici italiani e le ferie corte: torneranno solo il 10 gennaio!

Che bello staccare un pò la spina durante le vacanze natalizie. Sfido chiunque a dire il contrario. Le ferie invernali permettono a chiunque di ricaricare le batterie in vista del successivo anno lavorativo. Ma la sosta è rigeneratrice soprattutto per chi, durante l’anno, esegue una professione particolarmente estenuante. E’ il caso, ad esempio, dei politici italiani!

Tutto l’anno questi poveri servitori della patria sono intenti nel ricercare strategie, direttive e quant’altro per permettere a noi ignari cittadini di vivere con il massimo confort che uno Stato può offrire. Grazie, politici italiani! Questi trascurati stacanovisti costantemente al nostro servizio, spesso schiavi dei nostri capricci, eseguono la propria missione inosservatamente, all’oscuro dalle luci della ribalta. La loro vocazione per la missione a cui sono stati chiamati li rende degli sgobboni instancabili.

Basti pensare che la loro settimana lavorativa è tra le più lunghe in assoluto. Per i deputati alla Camera si stimano ben 16 ore lavorative. Riescono ad essere ancor più dediti alla propria professione i senatori, impegnati addirittura per 9 ore settimanali. Dopo tutto questo lavoro, pare ovvio che essi non disdegnino delle vacanze relativamente lunghe. Che poi non sembrano mai troppo prolungate per degli operai sempre così indaffarati quali sono. Pensate che scandalo. Questi poveretti torneranno soltanto il 10 gennaio ad essere effettivi!

In un momento di crisi finanziaria così disastroso, secondo voi non era necessaria una sosta più lunga per permettere loro di individuare, a mente più riposata, le adeguate contromisure? E poi i soliti populisti mi vengono a parlare di casta, di privilegiati, di ladri. Poveretti, con soli 15.000 euro di stipendi mensili medi devono tirare avanti economicamente, il che non è facile, e cercare di ritagliarsi quel pezzettino di giornata per potersi guardare allo specchio e bearsi di quello spirito di solidarietà che li consente di andare avanti nel proprio incarico. Vivono al nostro servizio, vivono nella nostra ombra e nonostante ciò tendiamo ad insultarli. C’è da vergognarsi.

Nessuna vacanza sembra essere troppo lunga e nessuno stipendio sembra essere troppo cospicuo per delle persone che, dall’alto della propria solidarietà, vivono la propria vita in funzione della nostra. Siete troppo pochi, siete mal pagati e siete fin troppo sfruttati. Politici, sapete cosa vi dico: tornate al lavoro direttamente dopo carnevale! E’ il minimo. Ecco la mia proposta: firmiamo una petizione per prolungargli le vacanze. Chi è con me?