martedì 27 dicembre 2011

Quando le banche smettono di fare le banche


di Antonino Calabrò

Per spiegarvi quello che sta accadendo parto da lontano.

Le banche nascono per un motivo non banale. Per costituire una società e per lanciarsi nel mondo dell'economia, bisogna prima sostenere dei costi per poi avere un rientro tramite le future vendite di beni e servizi. Le società che sono "utili" al mondo, producendo per esso qualche

bene/servizio tramite il lavoro, riuscivano di solito a rientrare dal debito bancario. Ci guadagnava il settore produttivo dell'economia, e ci guadagnava la banca facendo da tramite tra il richiedente fondi (la nuova impresa) e chi i fondi li ha in tasca (tutti noi che abbiamo un conto corrente in banca). Era un sistema sostenibile. La banca guadagnava poichè faceva da tramite e perchè ha saputo dare le risorse al settore produttivo dell'economia. L'impresa guadagnava perchè il mondo trovava i suoi beni/Servizi utili e dunque li comprava. Contemporaneamente per produrre tali beni e servizi ci vuole qualcuno che lavori, e che dunque guadagni. Spendendo a sua volta il suo stipendio in quel che ritiene più utile per se stesso.

Dunque il lavoratore che guadagna metterà una parte dei suoi soldi in banca (che li ritrasformerà in credito) ed in parte andranno spesi per consumi.
E qui il cerchio continuava.

Le banche hanno il loro capitale : Quelle 'puntavano' sulle società vincenti, ossia quelle società che economicamente sono produttive, riuscivano a rientrare dai loro investimenti guadagnandoci.

Tutte le banche avevano dunque crediti con le società, e tali società potevano mandare avanti l'economia reale, producendo occupazione e facendo girare l'economia.

Questa era l'idea nobile per cui una banca nasceva : trasformare l'instabilità dei depositi dei conti correnti in credito di medio-lungo termine per i settori produttivi facendo girare l'economia

ed il lavoro.

Per cui le banche creavano stabilità nel sistema, avendo delle aspettative di 'medio-lungo' periodo. Rileggetevi quest'ultima frase perchè è la chiave di tutto il discorso.



Come ci siamo ridotti ora:


E' di un paio di giorni fà la notizia che i depositi "Overnight" presso il forziere della banca centrale europea hanno raggiunto un nuovo record (335 miliardi di euro). Contemporaneamente le richieste di liquidità sempre con la BCE stanno aumentando a dismisura : In parte sono state finanziate con il nuovo programma di Mario Draghi (Long Term Refinancing Operation) ed in

parte sono state assegnate tramite il "marginal lending facility".

Questi ultimi tre strumenti che le 'nuove banche' hanno fanno la seguente cosa :

- Depositi Overnight -> Sono depositi presso la banca centrale
europea, che durano 1 notte. Come tutti i correntisti di una banca,
esiste un tasso di guadagno per chi deposita, ma è veramente basso
(0,25% su base annua)

- Marginal Lending Facility (MLF) -> E' l'ultima spiaggia di chi ha

bisogno di soldi. La BCE ha stabilito che si può richiede qualsiasi
cifra usando questo strumento, pagando un tasso del 1,75% , sempre su
base annua.

. Long Term Refinancing Operation -> Il nuovo sistema della BCE che

fornisce liquidità a 3 mesi.

In ogni caso, sia per il MLF, che per il LTRO, è richiesto un c.d.

'collaterale' (Obbligazioni garantite da un certo Rating)


Cosa c'entra tutto ciò con la storiella di prima?


Per un non addetto ai lavori, niente. Ma per chi ha una consapevolezza 'minima' di come funziona l'attuale economia vuol dir tutto.


Seguendo questo link (
http://sdw.ecb.europa.eu/quickview.do?SERIES_KEY=123.ILM.M.U2.C.A055.U2.EUR) è possibile vedere le richieste di finanziamento presso la BCE
usando lo strumento "MLF".

Il fatto che le banche stiano richiedendo una quantità di fondi abnorme può avere svariati significati, ma la via maestra indicata dalle banche stesse riporta ad un'unica conclusione : Ingessamento del mercato interbancario (esattamente come accadde nel 2008) e

conseguente credit crunch per le società.

Dunque se le banche chiedono fondi alla BCE, e tali fondi NON vanno a finire all'economia reale sotto forma di credito, dove vanno a finire? In parte c'entrano i depositi overnight : Se un giorno vinceste alla lotteria, probabilmente una parte la mettereste al 'sicuro' in banca.

Le banche che hanno fatto una sonora ingozzata di liquidità, in parte la stanno parcheggiando presso la BCE.

In parte li stanno usando per fare letteralmente la pelle al popolo italiano : Stanno comprando obbligazioni italiane che rendono il 7% a sei mesi. E le obbligazioni rendono così tanto perchè le banche stesse hanno fatto di tutto per fare aumentare il rendimento.


In parte la stanno usando per pagare i dividendi agli azionisti delle banche!



Ed all'economia reale? Probabilmente arriveranno briciole!



Dunque il nuovo cerchio è così composto :

La BCE presta denaro all'1% a tre mesi. Le banche per ottenere questo prestito devono dare in garanzia dei titoli di stato che in questo momento rendono il 3% a tre mesi (il 6-7% fino a qualche settimana fà).
Stop. Ecco il nuovo guadagno delle banche.

Prendono denaro a prestito ad un tasso basso, e comprano delle obbligazioni ad un tasso alto, guadagnandone la differenza.


Perchè dare credito all'economia reale, quando lo stato paga di più e con maggior sicurezza? Del resto, in caso di problemi di uno stato, ci sono sempre i cittadini che possono sempre lavorare fino a 70 anni per potersi ripagare sto debito 'odioso'.


Qualche economista potrebbe anche suggerire che prima o poi questo ciclo si fermerà poichè acquistando le obbligazioni dello stato, il prezzo aumenterà ed il rendimento arriverà ad essere pari a quello a cui le banche prendono il denaro in prestito. Errore, orrore anzi.


Proprio perchè le banche non finanziano più l'economia reale, il sistema economico è letteralmente lasciato alla deriva del debito accumulato negli anni precedenti.

Lo stato invece ha la necessità di mantenere a galla l'economia sfruttando le teorie (giuste o sbagliate che siano) del debito pubblico. Maggior debito vuol dire maggior rischiosità, maggior rischiosità vuol dire che lo stato dovrà pagare di più per avere ulteriore debito.

E le soluzioni per potersi permettere un debito crescente sono sotto gli occhi di tutti : tasse, maggior lavoro e chi più ne ha più ne metta.



Dunque le banche tengono artificialmente alto il tasso a cui gli stati devono prendere a prestito il denaro, poichè sono loro stesse a dire a che tasso sono disposte a comprarlo.

Contemporaneamente piangono miseria per ottenere liquidità dalla BCE.

Senza scomodare la teoria dei giochi, è facile che l'occasione ha fatto l'uomo (la banca) ladro.

E l'idea collettiva delle banche che questo sistema funzioni, lo fa in effetti funzionare.

Sorge un unico problema : Le banche hanno cambiato la natura dei loro affari, passando da una visione di lungo-medio termine, ad una speculazione di breve.


E' una cosa sostenibile? Assolutamente no!


Ci stiamo avviando verso una recessione, che probabilmente si trasformerà in depressione e deflazione. (Per chi ne ha voglia, leggetevi la "Debt Deflation Theory")

Ma ci arriveremo a poco a poco, revisionando giorno dopo giorno le mitiche previsioni degli istituti che stanno massacrando un'intera popolazione.

Quando si aumentano le tasse per ripagare il debito si riduce la capacità di spesa dei consumatori. Quando i consumatori non consumano più, le aziende soffriranno e non saranno capaci di ripagare i propri debiti. Questo vuol dire un aumento della disoccupazione, perchè le società chiudono.

Quando le persone perdono il lavoro, perdono la capacità di depositare presso una banca, e la capacità di consumare. Amplificando l'effetto depressivo.

Quando i propri debiti non vengono pagati, le banche soffrono. E da qui si ricomincierà.


Per quanto lo stato possa indebitarsi per sostenere l'economia, non ci può essere una sostenibilità di un sistema lasciato alla deriva dalle banche stesse.


Quando le banche torneranno ad avere una visione di medio-lungo periodo, l'economia potrà finalmente riprendere il corso della sua esistenza, lasciando che le forze del mercato stesse (e non le banche) facciano il loro corso, redistribuendo ricchezza reale a chi è utile per il mondo stesso.