mercoledì 7 dicembre 2011

Manovra Monti: aspetti positivi e negativi


di Simone Ferrali

Sono da sempre un sostenitore della linea “Osserva poi parla”, e credo che questo metodo vada intrapreso anche in questa situazione, cioè nell'esprimere un giudizio sul Governo Monti.

In questo articolo infatti, non voglio dare un giudizio netto alla manovra, ma voglio esprimere pareri positivi e negativi su questa, cercando di esporvi alcune mie idee.


Premesso che sono stato uno dei sostenitori accaniti delle dimissioni del Cainano, perché i suoi anni di Governo hanno creato in Italia una sorta di berlusconismo, che ci porteremo dietro per moltissimi anni ancora. Berlusconismo significa tanto e non significa niente, ognuno ha una sua idea su questo aspetto; io vi dico la mia: fra i tanti vizi che B. ha introdotto nella società italiana (o meglio, ha favorito l'affermarsi di questi vizi), il peggiore è la modifica dell'accezione della parola “furbo”. Infatti questa parola solo in Italia ha accezione positiva, mentre nel resto del mondo è usato come aggettivo di demerito. Il “furbo” in Italia è colui che corrompe, colui che non paga le tasse, colui che quando lo prendono con le mani nel sacco si difende con il luogo comune del “Così fan tutti”: a questo proposito l'Italia non è più una “Repubblica fondata sul lavoro”, ma una “Repubblica fondata sull'ahmbè, così fan tutti”. Mi piacerebbe che un giorno i cittadini onesti italiani, che pagano le tasse (cosa normale), non corrompono (che c'è di strano?), un giorno si unissero insieme per rispondere al furbo che usa il “Così fan tutti” e dire: “Noi non lo facciamo, lo farai te!”. Visione utopica: noi italiani non ci siamo trovati d'accordo nè sulla cacciata di Craxi (che tra l'altro ha inaugurato il “Così fan tutti”), né sulla cacciata del duce (infatti c'è qualche folle che lo rimpiange) figuratevi voi se ci uniamo per rompere questo luogo comune.


Ma detto questo, passiamo al Governo Monti ed alla sua prima manovra.

Personalmente non mi colloco né negli scendiletto del Governo Monti, né negli oppositori a prescindere, perché appunto prima di dare giudizi preferisco osservare l'operato. La cosa che mi fa partire da una posizione di super-partes è il fatto che il mio pensiero non sia identificato in nessun partito, quindi non ho linee di partito da seguire (anche se la mia idea fosse rappresentata da un partito qualsiasi, se un comportamento intrapreso da questo non è da me condiviso, lo direi senza grossi problemi. Non sono uno yes-man di partito). Spero che in questo periodo delicato, tutti i cittadini italiani, seguano il criterio d'imparzialità per giudicare gli operati degli esecutivi, e non incappino nell'errore fatto negli ultimi decenni: l'errore in questione è “pensare che persone che sono riuscite a fare il bene di sé (nell'imprenditoria per esempio), riescano anche a fare il bene dell'Italia”; ragionando così, abbiamo consegnato le redini del paese in mano a ladri. Sembra paradossale, ma è così! Poi, dobbiamo ricordarci che le persone con spirito critico devono sempre stare all'opposizione del Governo, o meglio, valutare con spirito critico tutti gli atti dell'esecutivo, senza farsi trascinare da faziosità di partito.


- ASPETTI POSITIVI -

Prima di esporre gli elementi positivi, devo fare un'ulteriore premessa: Monti non sarà mai una persona simpatica agli occhi del Paese, se avesse voluto rimanere “indifferente” agli occhi degli italiani, non avrebbe accettato l'incarico affidatogli da Napolitano. Questo perché come si suol dire “metterà le mani in tasca agli italiani”; nonostante questo, io credo e spero, che attuerà tutte le misure possibili per risollevare l'Italia dalla crisi. Ovviamente se la manovra fosse stata fatta qualche mese fa, sarebbe stata molto più leggera, ma “Pompetta” (Berlusconi) e i suoi trombettieri non hanno mosso un dito per cercare di migliorare le cose; addirittura le manovre che sono state fatte nel corso del 2011 sono state rese nulle ed inefficienti dalle borse, che ogni giorno perdevano miliardi. E' chiaro che Monti non diminuirà le tasse, o incrementerà la spesa pubblica, in un momento come questo. Solo i leghisti possono affermare ; contro di loro non voglio dire niente, perché i vari Calderoli, Bossi & C., hanno una funzione sociale, cioè dire quello che le persone normali si vergognerebbero anche solo a pensare; ultimamente hanno affidato, con delega, questa funzione sociale anche agli “amici” del PdL.

Spero (speranza molto vana) che il fatto che Monti alzi le tasse, non venga cavalcato da B. e dei suoi trombettieri, per affermare alle prossime elezioni “noi non abbiamo messo le mani in tasca agli italiani, Monti invece si, e i comunisti lo hanno appoggiato”; noi non ci dobbiamo cascare! Un altro grosso difetto dell'elettorato italiano è quello di avere la memoria corta, cortissima.


Tra l'altro la Lega (e Scilipoti) afferma che la democrazia è morta al momento della nomina di Monti. Questo è il classico ragionamento a cazzo, simile ai sillogismi di Montaigne e Ionesco, spesso richiamati da Travaglio nei suoi monologhi: il primo diceva che “il salame fa bere, il bere disseta, dunque il salame disseta”, il secondo invece che “tutti i gatti sono mortali, Socrate è un mortale, quindi Socrate è un gatto”. Oppure si potrebbe prendere in considerazione un sillogismo ancora più stupido: “La forchetta ha due denti, mia nonna ha due denti, ergo mia nonna è una forchetta”.

Questi sillogismi sembrano logica pura a confronto dei ragionamenti che mettono in atto leghisti e pidiellini.

Nonostante questo qualcosa di positivo a mio modo di vedere la manovra ce l'ha. Elenco solo le principali:


  • PENSIONI

    Tutte le pensioni verranno valutate secondo il solito metodo, cioè quello contributivo: sarebbe ingiusto mandare gente in pensione con un calcolo basato su un metodo differente a seconda dell'anno di pensionamento. Tra l'altro il metodo diventava peggiore di riforma in riforma. Ripeto che più di così, forse non si poteva fare. Resta il grosso problema della mancata indicizzazione delle pensioni, anche se credo che a breve verrà rivista.

  • IRAP

    Fare particolari sconti sull'Irap delle imprese che rispettano determinate condizioni è un'ottima idea; diminuendo il costo del lavoro, forse gli imprenditori indecisi sull'assumere o no, si decideranno ad intraprendere la prima ipotesi. Se non si rilancia il mercato del lavoro, non si esce dalla crisi.


  • BOLLO SUI CAPITALI SCUDATI

    Una tantum, verrà applicata sui capitali già scudati, un'imposta dell'1,5%. Spero vivamente che la tantum sia sinonimo di “spesso”, perché considero il condono fiscale la più grossa fregatura fatta da B. e dai suoi prosseneti.


  • ICI

    Purtroppo il Governo B. aveva levato l'Ici sulla prima casa, cercando di accreditarsi maggiori consensi (è un po' il classico “specchietto per le allodole”). L'Ici sulla prima casa (da qui in avanti ometterò “sulla prima casa” anche se mi riferisco a questa) non era però, l'imposta che gravava sulle famiglie in modo “drammatico”, tutt'altro. Capisco che per una famiglia sia meglio non pagarla (sarei sciocco a dire il contrario), però in questo caso sto interpretando la manovra da un punto di vista di politica locale; infatti l'Ici era una grande fonte di reddito per i comuni, che potevano sfruttare quest'imposta per garantire una spesa pubblica migliore e più efficiente (anche qui, c'è chi si intascava l'Ici e non garantiva miglioramenti nella Spesa Pubblica). Dal momento dell'abolizione dell'Ici, i comuni hanno alzato altre varie tasse e “tassucce” per compensare in parte alla mancata entrata dell'imposta sulla prima casa. Alcuni funzionari europei arrivarono ad affermare che l'abolizione dell'Ici è stata un danno, seppur di modesta entità, per l'economia italiana.
    L'Ici è stata reintrodotta da Monti sotto il nome di Imu. Per quanto riguarda invece le seconde e terze case, l'Ici calcolato su queste aumenta sensibilmente.


  • COSTI DELLA POLITICA

    Mi è piaciuto il discorso in conferenza stampa di Monti, che trattava il costo occulto della politica, ossia quello che i Governi hanno fatto per peggiorare la crisi. Questa introduzione a parte, approvo in pieno i tagli delle giunte provinciali, ed in futuro l'appoggio ad una revisione costituzionale che le elimini del tutto. Sono però poco sensibile al fatto che M. abbia rinunciato al compenso di Primo Ministro, visto che oltre alle varie pensioni, prende lo stipendio da Senatore a vita e Ministro dell'Economia: c'è da dire però, che altri in passato non lo hanno fatto, e non erano certo dei poveracci.

    Spero poi che convinca il Parlamento a tagliare ulteriormente i Costi della Politica, anche perché questa decisione può essere assunta solo dal Parlamento stesso.


  • TASSA DI LUSSO

    Sarà applicata una tassa sulle auto sopra i 170 KW, sui posti barca e sugli aerei privati. Anche questo punto non è affatto sbagliato: chi è proprietario di una barca, un aereo o un'auto di lusso, è giusto che paghi una tassa (meglio se alta). Non è socialismo, comunismo e niente di simile; il mio ideale non incarna per niente questi due sopracitati; è solo una considerazione dovuta ad un principio di equità.


  • TRACCIABILITA' E CONTI CORRENTI

    I pagamenti sopra i 1000 non saranno più effettuati con contante, ma soprattutto saranno controllati al dettaglio i conti correnti, per individuare movimenti sospetti.


  • CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA'

    Colpirà le pensioni più alte, anche se nei confronti di queste si poteva fare ben più.


ASPETTI NEGATIVI

Purtroppo ci sono anche aspetti negativi, dettati più dal he non è stato fatto, rispetto a quello che è stato attuato (sempre per la considerazione che abbassare le tasse è impossibile in questo momento):


  • AUMENTO IVA

    Le aliquote Iva del 10% e del 21% saranno incrementate di 2 punti da settembre 2012. Questa è una clausola di salvaguardia che sostituisce il taglio lineare previsto per le agevolazioni fiscali. L'aumento dell'Iva colpirà tutti i consumatori indistintamente dal reddito; capisco però che le alternative fossero poche, ma questo aumento “abbacchierà” sensibilmente i consumi.


  • PATRIMONIALE

    Il grosso errore secondo me sta qui: non è stata fatta una patrimoniale che colpisca i patrimoni più alti, ma solamente due piccole patrimoniali nascoste che colpiscono solo in parte i patrimoni: la prima (giustissima come ho detto sopra) è l'Imu, la seconda è il Bollo titoli.


  • LOTTA ALL'EVASIONE

    Su questo aspetto mi auguro che il Governo Monti riesca a fare qualcosa in più nelle prossime settimane, magari garantendo pene dure per chi evade. Per adesso le misure sono pesanti solo in parte. Gli evasori devono essere puniti duramente (soprattutto i grandi evasori).


  • CONCORRENZA

    Per liberalizzare il mercato e favorire la concorrenza la cosa migliore da fare è quella di eliminare gli albi professionali, con i quali si tutelano i cosiddetti nepotismi. Per adesso di questo non se n'è parlato, credo che il prima possibile debba essere sistemato anche questo punto.


  • ESENZIONE DEGLI ENTI ECCLESIASTICI ALL'ICI

    L'esenzione degli immobili ecclesiastici per quanto riguarda l'Ici costa allo stato 2 miliardi e 400 mila €, mentre 4 miliardi per l'esenzione all'Irpef e all'Iva. Sotto questo aspetto, spero che qualcosa venga fatto, visto che il Vaticano possiede 50000 abitazioni in Italia (non è mai stato fatto un censimento mirato, ma questi sono i dati che risultano), cioè un edificio su cinque. Per fortuna almeno Fli ha preso posizione contro i benefici degli enti ecclesiastici sul territorio italiano; su questo aspetto però, presto qualcosa verrà fatto (almeno ci si proverà), perché la Cassazione con una sentenza ha reso lecito il fatto che un comune possa chiedere l'Ici alle chiese, ed oltretutto la Commissione europea ha aperto un'inchiesta su questo. Il cardinal Bertone si è difeso dicendo che “la chiesa fa già la sua parte, aiutando le fasce più deboli, e che questo è un problema che va studiato a fondo”. Nel giorno del poi nell'anno del mai, se sarò sindaco del mio paese pretenderò il pagamento dell'Ici da parte del Vaticano, per le chiese con sede nel mio comune: e sarò spalleggiato dalla Magistratura. Con le ricchezze che hanno questi “falsi caritatevoli”, questi “predicatori di misericordia”, questi “finocchi col culo degli altri”(pardon) sfamerebbero l'intera popolazione, e nonostante questo non pagano una lira (o in questo caso un euro). Tutto questo ragionamento va oltre la fede, perché se si predica equità, bisogna pagare per questa!



In conclusione, mi sento di affermare che prima di dare un giudizio netto, voglio aspettare i risvolti della manovra, anche perché senza i piani aggiuntivi di sviluppo, i risvolti sono sicuramente negativi. Cari lettori, purtroppo se la manovra è ingiusta o non equa, dobbiamo ringraziare i nostri precedenti Governi (soprattutto quello B.), che se ne sono lavati le mani; a discolpa di Prodi, voglio dire che già nel 2006 avevo chiesto piccoli sacrifici per non farne grossi in futuro; poi Filiberto, Mastella e Vendola fecero cascare il Governo e il Cainano al suo 3° ritorno da Premier intraprese la linea “La crisi non esiste, è solo un'invenzione dei giornali comunisti”; linea che tra l'altro è stata sostenuta, dallo stesso B., fino a qualche mese fa.


Ovviamente se il grosso buco sarà coperto dall'attuale esecutivo, bisognerà far si che non sia ricreato da chi viene dopo.

A parte questo però, la valutazione definitiva su Monti la darà la storia; ci sono due possibilità:

  1. se salva l'Italia, l'esecutivo tecnico avrà vinto, perché avrebbe evitato il default, cioè la rovina di tutti (molto peggio di una manovra pesante quanto volete);

  2. se non salva l'Italia, l'esecutivo incapperà in una pesante sconfitta e con lui l'Italia.


Spero che in questo periodo critico prevalga l'unità tra noi cittadini e non la secessione, invocata a più riprese dai leghisti. Come ha detto Benigni nello spettacolo “Il più grande spettacolo dopo il week-end”, supereremo anche questa, e ne usciremo più forti di prima... ovviamente occhio a votare dalla parte del “meno peggio” alle prossime elezioni.