di Raffaella Alladio
Sono cronaca recente l'attentato alla sede di Equitalia rivendicato dal FAI, un gruppo d'ispirazione anarchica, e i disordini alla sede napoletana di CasaPound.
L'ideologia sembra risorgere dalle ceneri di un paese che negli ultimi decenni pareva imbambolato davanti alla televisione, troppo assorto nel seguire il grande fratello o il nuovo quiz di Jerry Scotti per impegolarsi in vicende politiche o sociali che avevano il sapore della vita reale.
L'immagine di pacchi esplosivi o tafferugli non è certo la migliore per ben sperare in una presa di coscienza giovanile, ma ha comunque una sua valenza; per il momento ancora intermittente e un po' disordinata ma meglio il caos che l'idifferenza.
CasaPound è un centro sociale di ispirazione fascista sorto nel 2003 con l'occupazione di un edificio romano in seguito divenuto sede del gruppo stesso. Assume forma associativa di promozione sociale nel 2008 ponendosi come principale linea operativa quella di risolvere il problema casa che in Italia, per moltissima gente, è ancora un grosso problema. Nel 2006 entra nel partito Movimento Sociale Fiamma Tricolore da cui viene però espulso due anni più tardi per contrasti operativi più che ideologici.
CasaPound è un gruppo di estrema destra cui sono state mosse critiche, che ha compiuto e subito in questi anni dichiarazioni violente, che è stato appoggiato da alcuni comuni, è entrato in politica presentando suoi iscritti alle elezioni amministrative, ha collaborato con la Protezione Civile e ha fatto occupazione.
CasaPound deve il proprio nome al poeta americano Ezra Pound sostenitore del fascismo e fautore del modernismo; poeta tra i più grandi del secolo scorso e tra i più contestati. Nel momento del suo arresto il 3 maggio 1945 dichiarò: "se un uomo non è disposto a correre qualche rischio per le sue idee, o le sue idee non valgono nulla o non vale niente lui".
Per Ezra Pound la poesia non può essere che intrisa di poesia e la sua poesia lo è sino alle estreme conseguenze.
Oppositore tanto del capitalismo come del marxismo, pone l'accento sul conflitto tra economia e finanza ritenendo un tale conflitto lo zoccolo problematico del mondo moderno.
Quanto mai attuale nel disconoscere potere e valore ai cosiddetti daneistocrati ovvero quegli individui che fondano il loro potere sul diritto di prestare denaro. Basta cambiare il termine "individuo" con "società" e si ha la definizione di banca. Un usuraio col diritto di esserlo.
Per Ezra Pound l'economia reale era troppo dipendente dalla finanza e la realizzazione delle sue previsioni è la nostra realtà quotidiana.
Per Ezra Pound il fascismo era la terza via, quella intrapresa dai paesi che non volevano cadere nella ragnatela dell'usuraio.
La sua avversione per i due grandi sistemi ideologici dell'anteguerra lo portò ad un errore di valutazione che la storia gli fece scontare pesantemente.
Dopo l'arresto e un periodo di detenzione in isolamento a Pisa, dove manifestò già i primi sintomi della malattia psichica, venne consegnato agli americani e rinchiuso nell'ospedale criminale St. Elizabeths di Washington in attesa di perizia psichiatrica dal 1945 al 1957.
Tutto questo perchè aveva deciso di esporsi e con una trasmissione radiofonica in onda dal 1941 al 1943 a Roma aveva difeso il fascismo e tenatato di aizzare la popolazione contro la finanza internazionale.
Forse le sue idee non sono totalmente sostenibili, ma certo non si può dire del poeta e dell'uomo che non sia stato disposto a correre dei rischi per esse.
Accusato di tradimento dagli americani, dopo la scarcerazione ritornò in Italia continuando il suo essere poeta nonostante tutto: il suo isolamento, l'esclusione nel 1959 dal premio Nobel perchè propagatore di idee in contrasto con lo spirito del premio, il tentativo di insabbiare la sua opera letteraria; nonstante dodici anni di mancata libertà per aver rischiato. E perso.
CasaPound vuol essere anche il poeta o solo colui che ha creduto nel fascismo perchè guardando troppo lontano non ha visto il fango davanti ai suoi piedi?
