sabato 3 dicembre 2011

Marchionne: «Alla Fiat interessano gli 80mila dipendenti in Italia»


di Martina Strazzeri

Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, ha voluto smentire la notizia di un possibile abbandono dell'Italia da parte della casa automobilistica.


Ecco le parole di Marchionne: «La cosa importante è continuare a produrre auto in Italia. È completamente impensabile arrivare alla conclusione che la Fiat non sia interessata agli 80mila dipendenti in Italia, paese in cui è stata fondata 112 anni fa e che ci sta a cuore».

Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria, ha dichiarato: «Fiat è un bene italiano, ma è anche un'azienda multinazionale con interessi in giro per il mondo e spero che l'Italia continui a rimanere una fetta molto importante di Fiat, ma sta a noi creare le condizioni affinché resti, nell'interesse suo e del Paese».

Marchionne ha proseguito dicendo: «Noi continuiamo ad andare avanti e portare avanti la modernizzazione del sistema industriale, stiamo cercando di ottenere il consenso della maggior parte dei nostri lavoratori, che fino adesso siamo riusciti a ottenere», ha aggiunto Marchionne. «Quindi, i nostri piani non sono cambiati. Dopo il lancio della Panda c'è lo sviluppo dello stabilimento di Grugliasco, quello di Mirafiori che è partito già».

E ancora: «Il mercato americano va benissimo, la Chrysler ha guadagnato quote ed è cresciuta più di tutti i concorrenti americani. Invece, il mercato europeo è in fase di stallo».