di Martina Strazzeri
Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, ha voluto smentire la notizia di un possibile abbandono dell'Italia da parte della casa automobilistica.
Ecco le parole di Marchionne: «La cosa importante è continuare a produrre auto in Italia. È completamente impensabile arrivare alla conclusione che la Fiat non sia interessata agli 80mila dipendenti in Italia, paese in cui è stata fondata 112 anni fa e che ci sta a cuore».
Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria, ha dichiarato: «Fiat è un bene italiano, ma è anche un'azienda multinazionale con interessi in giro per il mondo e spero che l'Italia continui a rimanere una fetta molto importante di Fiat, ma sta a noi creare le condizioni affinché resti, nell'interesse suo e del Paese».
Marchionne ha proseguito dicendo: «Noi continuiamo ad andare avanti e portare avanti la modernizzazione del sistema industriale, stiamo cercando di ottenere il consenso della maggior parte dei nostri lavoratori, che fino adesso siamo riusciti a ottenere», ha aggiunto Marchionne. «Quindi, i nostri piani non sono cambiati. Dopo il lancio della Panda c'è lo sviluppo dello stabilimento di Grugliasco, quello di Mirafiori che è partito già».
E ancora: «Il mercato americano va benissimo, la Chrysler ha guadagnato quote ed è cresciuta più di tutti i concorrenti americani. Invece, il mercato europeo è in fase di stallo».
Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, ha voluto smentire la notizia di un possibile abbandono dell'Italia da parte della casa automobilistica.
Ecco le parole di Marchionne: «La cosa importante è continuare a produrre auto in Italia. È completamente impensabile arrivare alla conclusione che la Fiat non sia interessata agli 80mila dipendenti in Italia, paese in cui è stata fondata 112 anni fa e che ci sta a cuore».
Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria, ha dichiarato: «Fiat è un bene italiano, ma è anche un'azienda multinazionale con interessi in giro per il mondo e spero che l'Italia continui a rimanere una fetta molto importante di Fiat, ma sta a noi creare le condizioni affinché resti, nell'interesse suo e del Paese».
Marchionne ha proseguito dicendo: «Noi continuiamo ad andare avanti e portare avanti la modernizzazione del sistema industriale, stiamo cercando di ottenere il consenso della maggior parte dei nostri lavoratori, che fino adesso siamo riusciti a ottenere», ha aggiunto Marchionne. «Quindi, i nostri piani non sono cambiati. Dopo il lancio della Panda c'è lo sviluppo dello stabilimento di Grugliasco, quello di Mirafiori che è partito già».
E ancora: «Il mercato americano va benissimo, la Chrysler ha guadagnato quote ed è cresciuta più di tutti i concorrenti americani. Invece, il mercato europeo è in fase di stallo».