lunedì 21 novembre 2011

Monti sotto scacco? E da chi?


di Stefano Patania
Immaginate una scacchiera nella quale al Re basta un passo falso che porti la Regina ad abbatterlo.
Il neo Presidente del Consiglio, Mario Monti, pare si trovi nelle stesse condizioni del Re: sotto scacco.
Ma tenuto da chi? Proprio dal predecessore, Silvio Berlusconi.
La Regina della nostra scacchiera,come è sua consuetudine,è tornata a giocare con la stampa e con gli italiani, alternando dichiarazioni di sostegno al nuovo esecutivo, ad altre dichiarazioni che profumano di “ricatto”.
“Possiamo staccare la spina quando vogliamo” sembra essere la prima affermazione di Berlusconi dopo la riunione dell'Ufficio di Presidenza del Pdl,salvo poi smentire, soprattutto dopo la controdichiarazione di Monti che mette in chiaro che il suo Esecutivo non è un polmone artificiale o un elettrodomestico; pertanto gradirebbe si parlasse di rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo.
Berlusconi ancora “Il Governo Monti deve arrivare fino al 2013, mantenendo una linea di continuità con il precedente esecutivo. Non potrà non ascoltarci, siamo il primo partito delle Camere”.

Pare essere recente l'ultima dichiarazione che mette in chiaro lo scacchiere “Monti avanti fino al 2013 se non fa la patrimoniale”.
Ed è qui che casca l'asino,o il Re.Questa è una inequivocabile condizione risolutiva (proprio nel senso giuridico) posta al nuovo Premier; la patrimoniale non s'ha da fare,parola di Don Silvio.
Proprio la patrimoniale è uno dei punti che gli Italiani,ma anche i vari Fini e Bersani , chiedono che venga varata dal governo.Una tassa imposta sui patrimoni ingenti (si parla dal milione/milione e mezzo di euro in su) garantirebbe equità di contributo. Eppure la presa di posizione della destra non lascia dubbi.
Per non parlare del fatto che l'abolizione dei vitalizi Parlamentari, tema caldo delle ultime ore, faccia storcere il naso a Santanchè e compagni.
Inoltre Berlusconi sembra stia proponendo insistentemente nomi sul Ministero della Giustizia ,e Berlusca Jr (Pier Silvio) avrebbe chiesto dei vantaggi che aiutassero Mediaset.
E' evidente che il Cavaliere è consapevole che venendo meno l'apporto del suo Pdl alla maggioranza “bulgara”, Monti sarebbe costretto a fare le valigie e a lasciare Palazzo Chigi.
Al Senato certamente mancherebbero i numeri necessari e alla Camera probabilmente il governo tecnico arrancherebbe faticosamente.

Che i 556 si (Camera) e i 281 si (Senato), siano una grossa architettura di polistirolo?
Gesto di responsabilità sono state definite le dimissioni di Berlusconi.Pare però che il Pdl abbia una parziale concezione della Responsabilità; in sostanza: Monti o fai ciò che ti diciamo noi o mandiamo te e l'Italia a …
Eravamo forse troppo contenti che il Berlusconismo fosse finito.
Temo che come un tumore, invece, possa filtrare, più di quanto già non lo abbia fatto, nel nuovo governo.

Si tratta di un ricatto molto potente; se Monti cede,tutto ciò che è accaduto in queste due settimane verrà neutralizzato,altrimenti credo che le elezioni saranno vicine.
E in tutto questo “Noi” popolo Italiano, Economia, Lavoro, Spread e Italia dove finiremmo?
Scacco Matto.