venerdì 25 novembre 2011

Dottor Giovanardi, si informi!


di Francesco Zanovello

Ѐ di oggi (ieri per chi legge) la meravigliosa performance radiofonica dell'ex sottosegretario Carlo Giovanardi, che al programma La Zanzara su Radio24 si è profuso in esternazioni alquanto discutibili circa l'intervento del Capo dello Stato sulla cittadinanza ai figli di immigrati.

“Il Presidente Napolitano avrebbe fatto bene a stare zitto. Non spetta al Capo dello Stato, che qui in Italia ha già enormi poteri, decidere e intromettersi nelle cose che competono al Governo” ha affermato, forse non ricordando che Napolitano in realtà non si è rivolto al Governo ma al Parlamento, unico vero competente in materia, in quanto detentore del Potere Legislativo e quindi unico Organo dello Stato in grado di modificare la legge sulla cittadinanza; ma per Giovanardi Governo e Parlamento sono la stessa cosa, e chissenefrega se non è così!

Continua poi dicendo che "diversamente dalle regine, dai capi di stato che non contano assolutamente niente, in Italia il Presidente della Repubblica è diventato un ruolo non soltanto di notaio, ma anche di politico". Viene da pensare che Giovanardi abbia vissuto fino ad ora in un'altra Repubblica, di carattere Presidenziale, in cui effettivamente il Capo dello Stato ha un ruolo politico, e sembra darcene la conferma quando sostiene che "negli USA Obama può essere criticato", lamentandosi del fatto che qui in Italia, se si critica Napolitano, si è subito zittiti in nome del rispetto dovuto all'Istituzione della Presidenza della Repubblica.

Ma onorevole Giovanardi, non lo sa che in Italia e negli USA vigono due distinte forme di governo? Negli Stati Uniti, il Presidente della Repubblica (Obama) è eletto direttamente dai cittadini americani, a suffragio universale e diretto, ed è quindi espressione della maggioranza; in Italia invece il Presidente della Repubblica è una figura Istituzionale, non è eletto direttamente dai cittadini ma è eletto dal Parlamento (in seduta comune), e non rappresenta la maggioranza, ma rappresenta (art. 87 Costituzione) l'Unità Nazionale.

Ѐ per questa sostanziale differenza che negli Usa Obama può essere oggetto di critiche politiche, e Napolitano, qui da noi, no: il Presidente americano è espressione della maggioranza, come tale deve rispondere politicamente ai suoi elettori, ed è quindi passibile di critiche, che possono vertere su qualsiasi cosa, dal momento che è loro rappresentante. Napolitano non è rappresentante di questa o quella parte, non è portatore di interessi, né quindi di responsabilità politica, e per questo le sue esternazioni non assumono rilievo politico. Giovanardi deve quindi mettersi l'animo in pace, ed è il caso che qualcuno gli spieghi che è proprio per la natura dei poteri del Presidente della Repubblica, che il suo intervento non potrà mai essere un intervento politico. I poteri del Capo dello Stato sono, in sintesi, di tre tipo: o sostanzialmente governativi, o sostanzialmente presidenziali, o misti, nella misura in cui ci sia un maggiore o minore intervento del Governo nella formazione dell'atto stesso. Ma di per sé, tutti gli atti firmati dal Capo dello Stato sono presi d'accordo con l'esecutivo, unico e vero promotore dell'indirizzo politico del paese.

Di conseguenza Napolitano, di pugno suo, non può emanare alcun tipo di atto (tranne le sue stesse dimissioni!!), occorrendo per ciò la controfirma (obbligatoria, pena l'invalidità dell'atto) del Ministro proponente, che proprio controfirmando si assume la responsabilità politica dell'atto nei confronti del Parlamento.

Insomma, qualcuno spieghi a Giovanardi che una cosa è fare dichiarazioni politiche, che possono influenzare la politica Nazionale, un'altra cosa è fare dichiarazioni fine a se stesse come ha fatto il Presidente Napolitano, del tutto lecite, a meno che l'ex sottosegretario non voglia togliere la possibilità di libera espressione al Capo dello Stato, e allora un altro discorso.