di Alessandro Bovo
Così Giuseppe Ciarrapico ha concluso la giornata di ieri.
Ancora una volta l’Italia si dimostra ostile agli omosessuali, evidenziando un’arretratezza mentale preoccupante. Siamo nel terzo millennio e ancora siamo protagonisti di simili dichiarazioni.
Se fosse stato detto da una comune persona al bar del paese si potrebbe anche capire, non possiamo certamente obbligare tutti a essere aperti a tutti e tutto, ma detto da un politico rende la situazione più delicata.
Ciarrapico è un senatore del PDL, fotografato più volte in posa al saluto fascista, dimostrando così l’italiano medio, pauroso di una cosa che nell’antica Grecia era assolutamente normale, che il partito delle libertà doveva tutelare come un qualsiasi altro cittadino.
Tutelare? Partito delle libertà? Ma che libertà ci sono in Italia, che un uomo non può nemmeno baciarsi con il suo ragazzo in pubblico, rischiando di essere quasi linciato dalla folla?
Tutto questo lascia in me e spero anche nella maggioranza degli italiani un grande sconforto, e spero che prima o poi queste mentalità si rendano conto che non c’è nulla di strano negli omosessuali.
Sono persone. Mangiano. Dormono. Respirano. Vivono, o meglio, vogliono vivere la loro vita come vogliono ma soprattutto come tutti.
A questo mondo, di normale, non c’è nessuno.