mercoledì 26 ottobre 2011

Stop ai Parlamentari Sindaci. Ma solo se il comune ha più di 20 mila abitanti.


di Paola Totaro

Importante decisione della Corte Costituzionale che pone fine al doppio incarico, quello cioè di Parlamentare e Sindaco, dichiarando l’incompatibilità dei due incarichi.
La Consulta ha dichiarato che “l’illegittimità costituzione degli articoli 1,2,3 e 4 della legge 15 febbraio 1953 n. 60 riguarda solo i Comuni con più di 20 mila abitanti”.
La pronuncia è stata promossa dal tribunale di Catania in seguito la denuncia di un cittadino elettore il quale chiedeva di accertare la sussistenza della causa di incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di senatore detenute dall'esponente del Pdl Raffaele Stancanelli.

A seguito della decisione ora a “rischio” sono dieci parlamentari tutti Pdl e Lega.
Un elenco ufficioso indica, sempre al Senato la presenza di altri tre parlamentari sindaco. Si tratta dei Pdl Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola, e Antonio Azzollini, sindaco di Molfetta, e il leghista Gianvittore Vaccari, sindaco di Feltre (Belluno). La Giunta per le elezioni, ha indicato invece per la Camera, i primi cittadini di paesi con più di 20 mi abitanti: per il Pdl Adriano Paroli (Brescia), Giulio Marini (Viterbo), Nicolò Cristaldi (Mazara del Vallo), Marco Zacchera (Verbania), Michele Traversa (Catanzaro). Per la Lega a dover scegliere tra i due incarichi sarà Luciano Dussin, sindaco di Castelfranco Veneto.

In riferimento al Sindaco di Catania ora spetterà al giudice di merito prendere atto della sentenza e, quindi, dichiarare eventualmente la decadenza del sindaco.