lunedì 10 ottobre 2011

"Ogni giorno in più di Berlusconi è un giorno in meno per l'Italia"


"Ogni giorno in più di Berlusconi è un giorno in meno per l'Italia, un passo verso il baratro. Questo governo ha commesso un crimine storico: le giovani generazioni sono state emarginate, non hanno più speranze. L'altro giorno, mentre piangevamo le cinque morti di Barletta, la maggioranza in parlamento pensava a cosa escogitare per far passare la stretta sulle intercettazioni. Ma non c'è stato bisogno di intercettazioni per sentire il nostro premier parlare di ‘Forza gnocca'. Ha toccato la vetta più alta della volgarità, se ne deve andare!

E
mentre qui succede di tutto, lui se ne va a Mosca a festeggiare il compleanno di un autocrate. In questi anni ha imbarbarito la politica ed il suo linguaggio, ha rincitrullito gli italiani con la morfina intellettuale della tv commerciale, ha mostrato una mentalità maschilista e sessista. Dobbiamo mandarlo via, ma non voglio che venga sconfitto per via giudiziaria. Dovrà essere rovesciato dalle stesse persone che ha maltrattato, a cominciare dai coetanei di Ruby, che ha condannato alla precarietà".