domenica 9 ottobre 2011

Formigoni: «Non sarà Silvio Berlusconi il nostro candidato nel 2013».


di Martina Strazzeri

Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, ha rilasciato un'intervista al quotidiano «Repubblica»: «Non sarà Silvio Berlusconi il nostro candidato nel 2013, e' una scelta ormai compiuta dal presidente ma va portata a conoscenza dei nostri alleati, degli elettori, degli interlocutori politici. La continuita' del governo e' legata a un provvedimento: il decreto sviluppo. Lo slittamento al 20 ottobre non e' stato certo un bel segnale. Dovra' contenere misure forti e chiare. Certo, le riforme a costo zero, ma bisogna mettere dentro quattrini per le famiglie, per le imprese, per le regioni e gli enti locali. Ai comuni e alle regioni vanno
restituiti i fondi tolti con la manovra di agosto».
Formigoni ha rivolto un invito ad Angelino Alfano di coinvolgere il Pdl «in un confronto che finora è mancato, al contrario le posizioni assunte da Scajola e Pisanu sono il «preannuncio di uno stimolo per il governo».
E ancora: «Il segretario aiutato da tutti noi, deve dare il via alle operazioni. Il primo luglio e' alle spalle. Dobbiamo mettere nel conto le possibili elezioni anticipate. Sappiamo tutti che ci sono insidie, svolte possibili, trabocchetti che potrebbero anticipare la scadenza naturale del 2013 che il presidente continua legittimamente a indicare. Dunque, si apra subito il tavolo con i moderati».
Formigoni ha insistito sul fatto che il Pdl diventi «un nuovo partito, con un nuovo nome e programmi rinnovati», per questo ha invitato Alfano ad indicare «una data certa per i congressi locali, per le elezioni dei segretari regionali e poi le primarie, anche per il premier.