domenica 29 gennaio 2012

Moneta, moneta, moneta..


di Raffaella Alladio


La moneta da mezzo d'intermediazione nei rapporti economici tra uomini è diventata prodotto.

Il baratto prevedeva uno scambio di prodotti il cui valore mutevole era, di volta in volta, dettato dall'abbondanza o scarsezza del prodotto stesso.


L'ampliamento del raggio d'azione umano, il complicarsi delle sue esigenze di vita, l'espandersi spazialmente dei contatti tra esseri umani ha portato all'introduzione della moneta come agevolazione di trattative economiche sia per la sua composizione preziose sia per la sua universalità ad essere comparata con qualsiasi tipologia di merce. Se voglio un pollo e ho delle patate non devo necessariamente cercare un proprietario di polli cui cedere le mie patate; è sufficiente che io venda le patate previo ritiro di una certa quantità di moneta che userò poi per comprare il pollo.


Nell'evolversi del sistema economico le cose si sono complicate molto: le attività umane si sono a tal punto diversificate ed intrecciate con esigenze sempre crescenti da portare il ruolo monetario al centro del palcoscenico e la creazione della moneta dalla moneta è diventata un'attività redditizia,un'occupazione, un lavoro. La moneta crea moneta: chi ha disponibilità di denaro lo vende, ad un certo tasso d'interesse, cioè ad un certo prezzo, a chi non ne ha che quindi si troverà a pagare il denaro esattamente come paga le patate. Ma il denaro non era un mezzo d'intermediazione tra le patate e il pollo, cioè tra due beni necessari?


Questa, forse, la prima distorsione concettuale del sistema capitalistico che ha visto il denaro cambiare drasticamente ruolo sociale senza minimamente preoccuparsi: da mezzo a fine; da intermediario a prodotto.

Le banche nascono su questo presupposto teorico sfruttando un'anomalia del sistema cui sovrapporne un'altra: arricchirsi indebitandosi.


Infatti le banche non hanno soldi, li raccolgono dagli operatori che ne hanno in eccesso, cioè si indebitano, per poi lucrare sulla disponibilità monetaria che deriva loro da terzi.

Ma non basta. Il ruolo d'intermediazione finanziaria portato avanti dalla banca e consistente proprio nell'introitare denaro da chi ne ha per imprestarlo a chi ne necessita, è solo uno dei ruoli espletati dagli istituti di credito.

L'altro è quello di creare moneta.


Le banche, infatti, nell'accettare depositi (conti correnti) cedono al depositante degli strumenti (il libretto degli assegni, la carta di credito etc) da utilizzare al posto del contante per effettuare pagamenti. E se una parte del deposito, sotto forma di riserva obbligatoria, non può essere utilizzata dalla banca stessa per effettuare nuove operazioni finanziarie, una parte, invece, verrà rigettata sul mercato e utilizzata dalla banca per l'espletamento di tali operazioni. Quindi, a fronte di un deposito di 100 euro, 80 euro verranno utilizzati dalla banca per sè e 100 euro verranno utilizzati dal depositante per svariati pagamenti. Da 100 euro ne nascono 180; la banca ha creato 80 euro, ha creato moneta, ha creato nuova materia prima per i suoi ingranaggi.

E questo è possibile sulla base del principio che sia molto remota l'eventualità di un ritiro di contante superiore ad una certa soglia da parte dei depositanti.


I numeri sopra riportati sono del tutto aleatori, ma interessante è ancora soffermarsi su quali siano le variabili che determinano la quantità di moneta creata dalla banca in relazione ai depositi che le vengono affidati.

Queste variabili sono due: la riserva obbligatoria, ovvero la quantità di contante che ogni istituto deve versare alla Banca Centrale, e la liquidità detenuta dalla banca per far fronte ai possibili ritiri da depositi e da altri operatori tra cui anche la gente comune che detiene una parte della moneta fisica circolante per far fronte al quotidiano vivere domestico.


Al diminuire del valore di queste due variabili si ha, logicamente, un aumento della creazione di moneta da parte delle banche.

Meno soldi teniamo in tasca, più usiamo la carta di credito e gli assegni; meno paghiamo in contanti e usiamo bonifici, più accresce la base monetaria amplificandosi il processo di creazione della moneta dalla moneta.

L'uso delle banche nel sistema economico moderno è una conditio sine qua non. L'imposizione basata sulle necessità dello spicciolo vivere quotidiano non è meno gravosa di un'imposizione chiamata tale.