giovedì 12 gennaio 2012

Marijuana, questa sconosciuta e tabù della nostra società

di Alessandro Bovo

Spinello. Solo il nome oggi ci fa pensare a chissà quale tabù della nostra società, quando invece è un’innocua sigaretta con qualcosa al suo intero diverso dal tabacco.
Si sente la parola marijuana e automaticamente si vede l’immagine della finanza che sequestra chili su chili di varie droghe da una casa di uno spacciatore già conosciuto alle autorità.
In generale, si parla di droga e la persona interessata viene etichettata come drogato, alcolizzato, rifiuto della società, criminale talvolta.
Dovrebbero essere etichettati allo stesso modo anche molti personaggi della televisione e della politica.
Dovrebbero essere visti come criminali anche i ricercatori dell’università dell’Alabama a Birmingham, che hanno pubblicato sul “Journal of the American Medical Association”, un settimanale che tratta appunto di medicina, che gli spinelli in primis non comportano la perdita della funzionalità polmonare, causata invece dalle sigarette, viste tanto innocue dalla maggior parte delle persone.
I ricercatori hanno osservato il comportamento del corpo di consumatori di sigarette e di marijuana per un periodo di vent’anni: hanno osservato che mentre i consumatori di tabacco mostrano una perdita del flusso d’aria e una diminuzione del volume polmonare, “l'uso occasionale di marijuana è stato associato con un aumento del flusso d'aria e della capacità polmonare. Questo aumento non è grande, ma statisticamente significativo” dicono i ricercatori.
Naturalmente Stefan Kertesz, autore principale della ricerca e dello studio, puntualizza che la sua non è una campagna pro marijuana come potrebbe sembrare, ma sta solamente mostrando gli effetti benefici di questa pianta a lungo discussa e disprezzata dai più.
La marijuana viene usata, con un certo incremento dal 1991 al 2007 di circa 670 milioni di introiti, anche come sostituzione a cerotti o gomme contro la dipendenza dalla nicotina, per i quali lo stesso studio ha dimostrato che sono quasi inutili e perdono l’effetto nel lungo periodo, in quanto non sanno prevedere delle eventuali ricadute.
Eh già… a quanto pare la pianta che ha molti ammiratori ma anche molti (e potenti) nemici ha effetti che la maggior parte delle persona non sa, per il semplice motivo che è condannata dalla società, o da gran parte di essa.
Questa non è un elogio alla marijuana, viene ripetuto più volte che fumarne a grandi dosi può causare problemi, ma cosa non ne crea?
Mi ripeto sempre che tutto in grande quantità fa male, dalle sigarette alla carne ai ferri.
È una pianta naturale, nessuno ne è mai stato vittima, ma ha effetti che potrebbero far cadere le principali industrie farmacologiche.
Non ci credete?