venerdì 30 dicembre 2011

La “rivoluzione calma” che ha travolto Cagliari

Si dice che nel calcio i veri fuoriclasse siano quelli che fanno sembrare facili le cose più difficili. Così forse è anche per la politica e, a sentire il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, con il suo tono pacato e deciso, sembra che diventare sindaco di Cagliari, alla fine, sia stata una conseguenza quasi naturale di una serie di azioni e comportamenti semplici, appunto. Peccato che quello che è riuscito a Zedda, scelto come personaggio dell’anno nella politica da Sardegna24, sembrasse impensabile fino a qualche mese fa.

Conquistare una città che votava a destra da vent'anni e lo ha quasi sempre fatto in precedenza, e riuscirvi a 35 anni, conquistandosi da solo uno spazio che in pochi, almeno all’inizio, sembravano disposti a concedere. «Le vittorie e le sconfitte non sono mai composte da un solo elemento. È la combinazione vincente di molte cose a creare il risultato. Sicuramente nel mio caso c’è stata la spinta di una generazione che si è sentita protagonista per la prima volta di una competizione politica. Sono stati i figli e i nipoti a convincere i genitori o i nonni ad andare a votare. Il loro ruolo è stato sicuramente decisivo».