di Luigi Repola
Il Brasile continua a crescere secondo Standard & Poor’s che alza il rating del paese sudamericano da –BBB a BBB. Motivando la scelta l’agenzia ha dichiarato che il governo di Dilma Rousseff "ha dimostrato il suo impegno nel centrare i target fiscali che si era prefissata" ma nello stesso tempo chiede di proseguire questa politica fiscale che può evitare gli shock di crisi esterne e sostenere le prospettive di crescita del paese.
La Standard & Poor’s è una società che realizza ricerche finanziarie e valutazioni crediti ma è ormai nota analisi sui titoli di stato e l’economia in generale dei più importanti paesi del mondo.
Il Brasile con il raggiungimento del rating BBB ha superato la soglia di pericolo entrando nel novero dei paesi di prima fascia, quelli nei quali bisognerebbe investire.
E’ l’ennesima vittoria per i paesi del BRIC, sigla con la quale si riconoscono i paesi in forte crescita (Brasile, Russia, India, Cina) che negli anni hanno visto un aumento del loro Pil del 30%.
Mentre S&P declassa i grandi paesi come Italia e Stati Uniti, ora a rischio ci sarebbe la Francia, si stanno creando nuove potenze economiche che chiedono maggiore spazio e maggiore potere decisionale nelle scelte economiche mondiali. Che sia arrivato il momento del passaggio di potere ai vertici dell’economia?
Il Brasile continua a crescere secondo Standard & Poor’s che alza il rating del paese sudamericano da –BBB a BBB. Motivando la scelta l’agenzia ha dichiarato che il governo di Dilma Rousseff "ha dimostrato il suo impegno nel centrare i target fiscali che si era prefissata" ma nello stesso tempo chiede di proseguire questa politica fiscale che può evitare gli shock di crisi esterne e sostenere le prospettive di crescita del paese.
La Standard & Poor’s è una società che realizza ricerche finanziarie e valutazioni crediti ma è ormai nota analisi sui titoli di stato e l’economia in generale dei più importanti paesi del mondo.
Il Brasile con il raggiungimento del rating BBB ha superato la soglia di pericolo entrando nel novero dei paesi di prima fascia, quelli nei quali bisognerebbe investire.
E’ l’ennesima vittoria per i paesi del BRIC, sigla con la quale si riconoscono i paesi in forte crescita (Brasile, Russia, India, Cina) che negli anni hanno visto un aumento del loro Pil del 30%.
Mentre S&P declassa i grandi paesi come Italia e Stati Uniti, ora a rischio ci sarebbe la Francia, si stanno creando nuove potenze economiche che chiedono maggiore spazio e maggiore potere decisionale nelle scelte economiche mondiali. Che sia arrivato il momento del passaggio di potere ai vertici dell’economia?