di Toto Borzì
Così si esprime il consigliere provinciale della regione Umbria, Giancarlo Carocci: "Secondo me è meglio un cane sopprimere in modo legale, cioè con una puntura. Se si desse la possibilità di poter andare dal veterinario [...], fargli una puntura sarebbe la cosa migliore"
"[...] Il proprietario che se ne fa? Quello che ha l'allevamento di cani che se ne fa? E' giusto dargli la possibilità di sopprimerlo."
L'homo sapiens talvolta ci stupisce facendo riaffiorare quelle che sono le origini selvagge e barbare di un passato ormai troppo lontano, non ci sono parole per esprimere la vergogna che ha suscitato il consigliere Carocci nei confronti dei suoi concittadini e dell'Italia intera che non merita di essere calpestata da gente di così corta veduta. Dispiace un po' a tutti che il Carocci, nella sua evidente difficoltà dicomunicazione verbale in lingua italiana, sia comunque riuscito a lanciare al popolo un messaggio raccapricciante: "Non sapete dove mettere il cane? Uccidetelo".
E' inconcepibile che un consigliere provinciale faccia una proposta che è in netta contrapposizione con la legge italiana, l'art.544 bis infatti cita: "*Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi." - *Nonostante le pubbliche scuse del Carocci un gruppo di indignati formato da associazioni animaliste e cittadini si è recato dal presidente della giunta e ha chiesto spiegazioni, è evidente che adesso vogliono una sola cosa, le dimissioni del consigliere: solo così potrebbe riconquistare il benestare del popolo, che oggi, com'è giusto che sia, vorrebbe sopprimerlo.
Continua intanto sul web la protesta, sono in centinaia a schierarsi contro questa oscena dichiarazione su diversi gruppi Facebook, la petizione ha già superato le 2000 firme.
"[...] Il proprietario che se ne fa? Quello che ha l'allevamento di cani che se ne fa? E' giusto dargli la possibilità di sopprimerlo."
L'homo sapiens talvolta ci stupisce facendo riaffiorare quelle che sono le origini selvagge e barbare di un passato ormai troppo lontano, non ci sono parole per esprimere la vergogna che ha suscitato il consigliere Carocci nei confronti dei suoi concittadini e dell'Italia intera che non merita di essere calpestata da gente di così corta veduta. Dispiace un po' a tutti che il Carocci, nella sua evidente difficoltà dicomunicazione verbale in lingua italiana, sia comunque riuscito a lanciare al popolo un messaggio raccapricciante: "Non sapete dove mettere il cane? Uccidetelo".
E' inconcepibile che un consigliere provinciale faccia una proposta che è in netta contrapposizione con la legge italiana, l'art.544 bis infatti cita: "*Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi." - *Nonostante le pubbliche scuse del Carocci un gruppo di indignati formato da associazioni animaliste e cittadini si è recato dal presidente della giunta e ha chiesto spiegazioni, è evidente che adesso vogliono una sola cosa, le dimissioni del consigliere: solo così potrebbe riconquistare il benestare del popolo, che oggi, com'è giusto che sia, vorrebbe sopprimerlo.
Continua intanto sul web la protesta, sono in centinaia a schierarsi contro questa oscena dichiarazione su diversi gruppi Facebook, la petizione ha già superato le 2000 firme.