sabato 19 novembre 2011

I pidiellini, la destra, Berlusconi e i suoi trombettieri


di Simone Ferrali

Ho appena visto un video sul web, di un parlamentare europeo inglese di nome Nigel Farage, (vi invito a leggere la sua storia e le sue idee anti-europeiste: un personaggio particolarmente strano.) il quale affermava che la Germania ha fatto cadere due governi, uno in Grecia, l’altro in Italia, per porvi due esecutivi fantocci. Fino a qui niente di strano: è l’idea di un politico abbastanza “esaltato” e particolare sulle stesse posizioni dei nostri leghisti.


Il bello però, arriva adesso.
Finito il video, ho letto un po’ di commenti, ed ho notato giovani pidiellini che portavano avanti tesi paradossali, del tipo “Guardate, ci prendono per il culo anche gli inglesi.”, oppure “Avete visto? L’Europa complotta contro di noi.”, o addirittura “Parole sacro-sante di chi ha il coraggio di non mandarle a dire a questi potenti. Adesso siamo diventati la burla del mondo. Grazie a chi voleva un esecutivo Monti. Non capite nulla!”.
Partendo dal presupposto che queste persone, sono le stesse che hanno creduto a tutte le cazzate sparate dal Cavaliere (o Cainano che dir si voglia) & Co., nei suoi lunghi anni di governo; l’unica volta che almeno inizialmente furono scettici (dopo hanno abboccato anche a questa), fu quando Scajola, allora ministro, dette la sua versione sullo scandalo appena scoppiato: “Mi dimetto perché, un ministro non può sospettare di abitare in un’abitazione pagata in parte da altri.”. Lo scetticismo dei pidiellini alla versione di Scajola, si notò sui forum, dove si chiedevano: “Ragazzi… Non vi sembra anche a voi, che manchi qualcosa nella versione di Claudio?”. I dubbi però, piano piano se ne andarono, perché in televisione si smise di parlarne. Ecco, questo per dimostrare quanto gli elettori del PdL siano psicolabili e credano a tutto quello che gli esponenti di partito dicono.


Ma tornando ai commenti al video di Farage, come si fa a dire che siamo diventati la burla del mondo, o che adesso ci prendono per il culo? Fino a una settimana fa, i giornali di tutto il mondo mettevano in prima pagina l’Italia, ironizzando sul suo Presidente del Consiglio. Addirittura, la stampa estera, veniva in Italia per vedere quello che succedeva, e riportava tutto sui propri giornali, ridicolizzando (giustamente) le nostre consuetudini politiche: io mi sono immaginato il giornalista del “Times”, che veniva in Italia, con lo stesso spirito che ha una famiglia quando va al circo (La mia non è una critica alla stampa estera, ma ai nostri politici.).


A discolpa dei pidiellini, c’è da dire però, che sono fortemente influenzati dai mass-media italiani: infatti, è ovvio che se i politici italiani ragionano a cazzo (mi riferisco ai politici del PdL), anche i mass-media fanno altrettanto (visto che Mediaset è di B. e la Rai è “indirettamente controllata” sempre da lui, con i vari Minzolini, Ferrara e Vespa) e quindi anche le persone che si fidano ciecamente di tv e giornali di partito, ragioneranno a cazzo.


Personalmente, non riesco a capire come dopo 17 anni di Berlusconi, si possa ancora credere ai suoi progetti: pochi giorni fa, dopo le sue dimissioni, ho visto il solito video-messaggio a reti unificate (come i veri tiranni), nel quale ancora una volta ha dichiarato di voler riformare il Fisco, la Scuola, la Costituzione e la Giustizia.
Tra l’altro è dal 1994 che sentiamo parlare di “Riforma della Giustizia”: fate caso, che quando si parla di Riforma della Giustizia, non si specifica mai, come questa verrebbe riformata. Riforma della Giustizia è un modo carino e meno impopolare per dire “Sfascio della Giustizia”.


Il Cainano comunque, in parte c’è riuscito a sfasciare la Giustizia: nel 1999 infatti il processo penale durava in media 1457 giorni, nel 2000 era salito a 1652 e nel 2003 a 1805 (Fonte: “Ad Personam” di Marco Travaglio 2010, Chiarelettere.). Ovviamente il prolungamento dei tempi dei processi, comporta sempre più probabili prescrizioni: in Italia abbiamo 465 prescritti al giorno. Tutto a vantaggio della Casta e degli amici di questa.


Nonostante il fallimento dei suoi progetti, B. continua ad essere circondato dai suoi fedelissimi, prosseneti come pochi, leccaculi per antonomasia, che io riprendendo un’espressione di Travaglio (A mio modo di vedere, il migliore nel suo lavoro), chiamo i “Trombettieri”. I trombettieri sono i vari Cicchitto, Gasparri, ecc ecc.
I trombettieri, continuano a ringraziare il Cavaliere per il suo operato (Qualcuno mi dica cosa ha fatto per l’Italia.) e gli chiedono di non tirarsi indietro dalla politica; lo osannano nei talk show televisivi attaccano chi è contro di lui, affermando che non ci sono alternative.
Il “re dei trombettieri” invece, per me è Angelino Alfano, ministro ad-personam prima, segretario del PdL adesso. Alfano, è un elemento come pochi: ha scritto il libro “La mafia uccide d’estate”, uscito pochi giorni fa, ma fino a poco tempo fa, difendeva a spada tratta Dell’Utri, spalleggiando l’amico Silvio; strano no? Da una parte va contro la mafia, dall’altra difende l’amico di Mangano, perché è stato uno dei fondatori di Forza Italia. Questa è solo una considerazione. Ne potrei fare molte altre, evito e le rimando ai prossimi articoli. E’ scontato però, che Angelino vince il premio di prosseneta per eccellenza.

Adesso però, abbiamo parlato dei trombettieri politici di B., ma esistono anche i trombettieri della carta stampata e dell’informazione: per esempio, Feltri, Sallusti, Belpietro, Ferrara, Minzolini, Vespa, Fede ecc ecc ecc. Questi trombettieri dell’informazione, lo difendono a spada tratta mettendo in evidenza gli errori (a volte orrori) della sinistra, e tralasciando sulle imbarazzanti azioni di B. e compagni. Questi si reputano giornalisti di destra. Io, ho idee che in un paese “normale” sarebbero più vicine alla destra (Sarei per una destra sociale-liberale; per intendersi, la destra di Montanelli o di De Gasperi.) che alla sinistra; purtroppo però, in un paese come l’Italia, le mie idee non sono per niente rappresentate da personaggi di “destra”. Anche io mi ritrovo nella frase di Travaglio “Sono un uomo di destra, prestato alla sinistra”. Detto questo, tali giornalisti per me non hanno niente a che fare con la destra, sono solo leccaculi, pagati per dire ciò che B. vuole e per descrivere alle persone, una realtà che non esiste.


Fra tutti questi paradossi devono sorgere spontanee alcune domande: come fanno gli elettori, a dare il voto a B. ed ai suoi trombettieri? Come fanno i pidiellini, che si reputano di destra, a votare il Cavaliere che di destra non ha neanche i principi base (Essere di destra, significa essere liberisti; in Italia di libero c’è ben poco: l’esempio è che esistono gli albi professionali che limitano la libera concorrenza.)? Come fanno a credere che in futuro, possa risanare i mali dell’Italia (mali che lui stesso ha creato.), se non ce l’ha fatta in una decina d’anni di governo? Soprattutto considerando che nell’ultimo esecutivo, aveva una maggioranza alla camera, mai avuta prima da nessuna coalizione italiana.


Queste sono le domande a cui gli elettori del PdL dovrebbero rispondere. Votare il simbolo (partito) o la parte (destra o sinistra), non è da persone intelligenti, anche perché io non considero più valida la denominazione destra-sinistra. Dobbiamo andare al di là della denominazione destra-sinistra: dobbiamo leggere i programmi elettorali con grande spirito critico e scegliere in base a questo. Se poi, il partito da noi votato, commette degli errori, dobbiamo essere in grado di contestarlo, e non di approvare ogni sua azione: altrimenti diventeremmo anche noi YES-MAN di partito o trombettieri.


Il mio attacco in questo articolo è stato rivolto agli elettori del PdL, per i motivi già spiegati: questo non vuol dire però, che non critichi anche l’operato dell’opposizione italiana (ormai ex-opposizione). Questo tema sarà ripreso nei successivi articoli.