giovedì 17 novembre 2011

Finmeccanica: periodo nero, conti in rosso e lavoratori in bianco


di Leonardo Iacobucci

asinichevolano.altervista.org

Il colosso italiano con affari che vanno dall’industria aerospaziale a quella bellica ha chiuso i nove mesi 2011 con una perdita di 767 milioni di euro e un piano di dismissioni per un miliardo, oltre a un margine operativo lordo atteso negativo per 200 milioni di euro sull’esercizio 2011. Come ha confermato nel corso della conference call l’amministratore delegato Giuseppe Orsi, ieri il presidente Pierfrancesco Guarguaglini, coinvolto in alcune vicende giudiziarie, non ha preso parte al consiglio di amministrazione. Durissima la reazione del mercato, con il titolo sospeso in per eccesso di ribasso (-8,02% teorico) già in apertura, riammesso intorno alle 10.20 (-16,36%) per poi finire in asta di volatilità subito dopo. Una sberla non indifferente per il colosso aerospaziale italiano e per il suo principale azionista, il ministero del Tesoro (32,4% del capitale).

Dopo UniCredit, che Lunedì ha annunciato il taglio di 5.200 posti di lavoro e svalutazioni per quasi 9 miliardi di euro, il gruppo Finmeccanica ha presentato ieri un piano di ristrutturazione per 1 miliardo di vendite entro la fine del 2012. Queste misure interessano soprattutto Ansaldo Breda, il ramo ferroviario di Finmeccanica specializzato nella costruzione di treni e metropolitane. "Siamo di fronte a una situazione che richiede interventi straordinari, ha detto Giuseppe Orsi, che guida il gruppo dall’inizio di maggio, ma non ho dubbi sul fatto che Finmeccanica abbia un futuro luminoso davanti a sé".

La ristrutturazione coinvolgererà l’industria dell’aviazione, riunita sotto le insegne di Alenia, dove è stata annunciata l’eliminazione di 1.200 posti di lavoro a metà settembre. Tra le prossime messe in vendita, ci potrebbero essere alcune attività della U. S. DRS, e la quota del 25% del produttore di missili MBDA. Come se non bastasse, anche la ormai famigerata “legge di stabilità” potrebbe contribuire a peggiorare la situazione Finmeccanica, con tutti i danni che ne deriverebbero soprattutto per i lavoratori. A renderlo noto è la CGIL. In merito all'ipotesi, contenuta nella legge di stabilità, di cancellare il finanziamento per il sistema Tetra di comunicazione cifrate, il Segretario confederale della CGIL, Vincenzo Scudiere avanza una richiesta: il progetto Tetra, il sistema standard europeo che migliora la comunicazione integrata delle forze dell’ordine, “va salvaguardato e con esso la commessa affidata alla Selex per la realizzazione di un progetto essenziale per la sicurezza nel nostro paese e vitale per l'azienda di Firenze, gruppo Finmeccanica, Selex Elsag. Se l'investimento dovesse saltare, e con esso l'intero programma Tetra – spiega Scudiere -, ci sarebbero forti perdite per la Selex Elsag, sia sul piano finanziario che occupazionale: lo stabilimento di Firenze – ricorda - conta 450 addetti al momento a forte rischio visto che il progetto copre il 50% del fatturato”. L'impatto occupazionale riguarderebbe tutte le sedi Italiane di Selex Elsag che conta oggi 5 mila addetti, già vessati dal progetto di ristrutturazione

«Noi non siamo in vendita» ha ribadito il direttore finanziario Finmeccanica Alessandro Pansa durante il question time a margine della conference call, ribadendo: “Dobbiamo riorganizzare il portafoglio dei nostri asset e ridurre il debito, abbiamo già qualche compratore potenziale…”

La sfida è ora trovare dei compratori in grado di valorizzare i gioielli messi in vendita da piazza Monte Grappa.