mercoledì 5 ottobre 2011

Mr Bellicapelli


di Roberto Carroll

La casa delle libertà non manca di metterci di buon umore grazie alle sortite esilaranti dei suoi esponenti di punta. Pochi giorni or sono abbiamo potuto risollevare il nostro umore grazie alla prosopopea del Ministro dell’Istruzione; qualche tempo prima abbiamo potuto apprezzare la generale verve comica dei Pidiellini nella famosa barzelletta di Ruby nipote di Mubarak. Oggi prende parola un altro capocomico del gruppo: l’indefesso segretario (nel senso che vuol rendere segreta ogni notizia contraria al suo padrone) del PDL, Mr. Alfano Bellicapelli. Già distintosi per la irresistibile performance comica titolata “Un Lodo d’elite” (purtroppo un fiasco al botteghino) per risollevare il suo box office si è lasciato andare con due brillanti dichiarazioni post processo Meredith Kercher/ Amanda Knox . Con la prima dichiarazione ricorda, alla pari di una sveltina, i nostri tre gradi di giudizio. Nella seconda invece parte all’assalto con: “Il tema è, se la detenzione di Amanda è stata ingiusta, chi la risarcirà? Chi pagherà mai per una detenzione ingiusta? In Italia per gli errori giudiziari nessuno paga…..I giudici non pagano per i loro errori…” E via dicendo.
Dalla pur sintetica ma concisa dichiarazione si capisce che il nostro si deve essere avvalso di qualche altra prestigiosa firma dell’entourage quali un Feltri, un Sallusti od un Belpietro tradendo la fraseologia una sorta di litaniaco marchio di fabbrica presente spesso nei prestigiosi quotidiani, alla sezione Gossip e Variety.

Il comico in questione prende parola non per rimarcare i tre gradi di giudizio con la conseguenza che il processo non ha trovato ancora la parola fine ai titoli di coda tanto che la sentenza di oggi potrebbe nuovamente essere ribaltata e neppure si preoccupa della modalità di svolgimento delle indagini che a quanto pare a tutto assomigliano tranne che alla precisione di un CSI scena di un crimine. Figurarsi poi se lo preoccupa il fatto che un omicida o più possa essere ancora in libertà.

No, all’ex Ministro della Giustizia conta l’additare i giudici come casta di intoccabili e poiché l’ideologia leghista berlusconiana si fonda sul denaro l’unica associazione possibile equivale a al trittico errore = risarcimento = denaro piuttosto che errore = indagini a vanvera = impossibilità coerente di giudizio.

Sarebbe stato utile che i giornalisti avessero chiesto al berlusconiano se non sia altrettanto lecito che i cittadini chiedessero conto, attraverso una class action, alla classe politica di un risarcimento del danno per la cattiva gestione, (causa corruzione, malaffare e incompetenza), della Finanza pubblica o che potessero pretenderla da Banche e Gruppi industriali che tra fondi fittizi di investimento e plus valore costringono i “sudditi” a sacrifici continui.Ed a nessun esponente pidielle passa per la mente di far pagare direttamente a Squillante o Metta il danno provocato alla Giustizia ed alla comunità degli onesti per essersi lasciati comprare favorendo con le proprie sentenze il signor berlusconi.

Il fatto è che la malattia del protagonismo servile ed accondiscendente porta gli esponenti della casa o polo che dir si voglia ad aprire bocca con la stessa facilità di un infante che scopre la lallazione. Stanno ben lontani da inviti quali “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio” (Oscar Wilde) o “Virtù di silenzio è gran scienza” (proverbio) “Che le parole siano come le perle, rare e preziose” (proverbio cinese).

Il nostro odierno giullare, generosamente, ha sparso la sua vis comica in questa ulteriore giornata di caos greco con lo scopo di risollevarci il morale.

Oppure, meno generosamente, la lenta discesa nell’anonimato lo costringe a dar gli ultimi bagliori di sé in una sbiadita fotocopia di Alberto Sordi /Mimmo Adami in Polvere di Stelle. Come Adami che ricorda i brevi fasti d’un passato che più interessa alcuno, altrettanto si prepara a fare l’impalpabile segretario.