venerdì 7 ottobre 2011

L'opposizione: "Berlusconi si faccia da parte"


"L'unica cosa credibile che il premier possa fare e' farsi da parte: non certo per andare in esilio, ma per concorrere in modo diverso alla vita democratica". Lo afferma il leader Udc Pier Ferdinando Casini che, intervistato da 'La Repubblica', aggiunge: "E' giunto il momento che le forze piu' serie di destra e di sinistra si facciano carico di un governo di responsabilita' nazionale". E se Silvio Berlusconi sostiene che la legislatura artrivera' al termine naturale, il leader centrista replica: "Sa benissimo che le elezioni saranno nel 2012, la situazione cosi' non puo' andare avanti.

E infatti mi risulta che il Pdl si sta preparando per quella data". L'ex presidente della Camera non crede all'appello all'unita' dei moderati lanciato dal Cavaliere: "Dubito fortemente che Berlusconi l'abbia a cuore", anzi, "e' proprio lui" l'ostacolo maggiore. Ora c'e' Alfano alla guida del partito, ma "il premier gli dia sul serio le ali per volare" e a quel punto "sono convinto che in Parlamento si possano creare le condizioni per portare a termine la legislatura e realizzare le riforme". All'obiezione che il segretario del Pd Bersani potrebbe non gradire questa disponibilita' nei confronti del Pdl, Casini ribatte: "Non e' il momento per parlare di alleanze, tanto piu' senza conoscere la legge elettorale con cui voteremo.

Quel che e' certo e' che il Terzo polo esiste e ci sara'" e agli "amici del Pd" dice: la ricetta di Vasto, dove c'e' stato l'incontro Vendola-Bersani-Di Pietro "non e' adatta a risolvere i nodi italiani, rischiamo di passare dalla padella alla brace". Il "modo giusto" per discutere con l'Udc e il Terzo polo e' quello di Beppe Pisanu. Invece, chi propone annessioni a scoppio ritardato "rischia di mostrare solo uno spiccato senso dell'umorismo".