venerdì 28 ottobre 2011

Giuliano Ferrara, dopo il “successo” di Qui Radio Londra, erediterà lo spazio televisivo di Santoro.


di Paola Totaro

Sarà stato il balletto in Piazza Farnese contro Sarkozy ad aguzzare l’ingegno a Ferrara, sta di fatto che l’idea buona (per sé stesso) gli è venuta.
“Una mattina sfogliavo un giornale, leggevo gli ascolti di Rai 2 e di Gianluigi Paragone, stanco di manifestazioni, petizioni, appelli e un’ispirazione mi ha travolto” dice Ferrara al giornalista Carlo Tecce, di Informazione Libera.
Colpito dal fulmine intuitivo Ferrara scrive subito alla persona che potrà rendere realtà la sua magnifica idea, Lorenza Lei, la quale si mostra entusiasta per l’offerta e fa partire subito il tutto: uomini, scalette, studi. E annuncia in Vigilanza: “A gennaio avremo un sostituto di Annozero su Rai 2”.

Giuliano gongola “Ascolta con attenzione, mi spiace che il tono di voce sul giornale valga zero, ma senti il mio gusto: prima eredito la cattedra di Enzo Biagi, adesso il trono di Michele Santoro …”. Eh vorrei ben vedere…
Evidentemente Ferrara rientra in quel gruppetto di giornalisti di destra che, senza chiedere permessi, può decidere quando e come lavorare per il servizio pubblico. La Lei poi ha già deciso tutto. La sede: via Teulada (la più centrale) e periodo dell’andata in onda: gennaio-giugno (elezioni?).

Hanno già pensato anche al titolo: “L’esame. Perché vorrei che ci sia un confronto di opinioni, io non sono per la verità estrapolata come il molare dal dentista, io non sono la voce del popolo. Vorrei qualcosa di veloce e dinamico: pochi filmati, due mie interviste a due personaggi diversi, un gruppo di persone che giudica e consente al sondaggista Nando Pagnoncelli di fare le sue statistiche”.

Qui Radio Londra non si tocca. Dice Ferrara: “Ah, non ci rinuncio”.
Potere assoluto il suo. Un giornalista che fallito un esperimento di 5 minuti, viene promosso in prima serata per 2 ore. E non c’è neanche qui il problema degli ascolti. “Non mi aspetto cifre esplosive di share, vorrei concedere ai telespettatori due ore di sana e pacata riflessione”.
Chi sta meglio di lui? Fa quello che vuole, quando vuole, senza neanche dover rispondere del lavoro svolto. Perché se gli ascolti sono bassi non è un problema… anzi. Mediaset del suo padrone Silvio, ringrazia di cuore.