"La decisione dell'Anpi di Roma di non invitare ne' il presidente della Regione Polverini ne' il sindaco di Roma Alemanno alle manifestazioni del 25 aprile e' una scelta all'insegna della chiarezza politica, lungo il filone interpretativo secondo il quale la Resistenza e' stata tradita perche' essa era 'rossa' antidemocristiana, antiriformista, antimonarchica e anticapitalista e quindi dalle sue celebrazioni vanno esclusi tutti gli altri, sia gli antifascisti 'moderati' sia coloro che sono approdati alle posizioni liberaldemocratiche provenendo dalla storia del Msi e di An". Lo dice Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera.
Di conseguenza, spiega, "questa scelta politica assai netta consente un libero dibattito politico con l'intervento di chi si riconosce in un'interpretazione di segno del tutto opposto della Resistenza e si identifica nelle forze liberalmonarchiche (Montezemolo), democristiane, socialdemocratiche, socialiste, repubblicane che si batterono anche sul piano militare contro i nazifascisti e sul piano politico furono pero' contro gli stalinisti che puntavano all'avvento, dopo il 25 aprile, di una democrazia popolare legata all'Urss"
Di conseguenza, spiega, "questa scelta politica assai netta consente un libero dibattito politico con l'intervento di chi si riconosce in un'interpretazione di segno del tutto opposto della Resistenza e si identifica nelle forze liberalmonarchiche (Montezemolo), democristiane, socialdemocratiche, socialiste, repubblicane che si batterono anche sul piano militare contro i nazifascisti e sul piano politico furono pero' contro gli stalinisti che puntavano all'avvento, dopo il 25 aprile, di una democrazia popolare legata all'Urss"