venerdì 21 ottobre 2011

Berlusconi show da Scilipoti: «Io aggredito dal '94»


L'Inno di Mameli e lo slogan «Cristiani, patria e famiglia». Domenico Scilipoti apre all'Eur il primo congresso del Movimento di responsabilità nazionale e accoglie con tanto di hostess e fanfare Silvio Berlusconi. Il premier arriva intorno alle 12 e canta Fratelli d'Italia insieme «all'amico Mimmo». Dal palco del congresso, il Cavaliere parla per mezz'ora e ringrazia, a più riprese, Scilipoti e i suoi, il cui appoggio, è la certezza di Berlusconi, «permetterà all'esecutivo di durare cinque anni». Poi il capo del governo snocciola temi già noti, scherza a tratti con la platea, e ripete le cose già riferite giovedì ai deputati del Pdl. «Da quando sono in campo non mi hanno fatto mancare nulla», lamenta parlando di «aggressioni mediatiche, politiche, giudiziarie con 103 indagini e 40 processi». «E se quel duomo di marmo mi avesse preso alla tempia sarei sotterrato», aggiunge il premier, chiudendo il suo elenco di denunce con i «500 milioni al signor De Benedetti, tessera numero uno del Pd» e con «le calunnie che hanno trasformato le mie cene eleganti in cose incredibili e licenziose, cose che io non ho mai visto capitare nemmeno una volta».