domenica 25 settembre 2011

Sul conto dei senatori ben 0,52€ in più per pane e servizio.


di Martina Strazzeri

Forse agli occhi dei senatori verrà vista come un'ingiustizia, ma a noi romani questa notizia piace tanto. Ora i senatori saranno obbligati a sborsare 0,52 centesimi in più rispetto a tutti gli altri romani che mangiano in pizzeria o al ristorante. La spesa in più viene giustificata dicendo che si tratta di «pane e servizio». Il servizio, come anche il coperto, è stato oggetto di abolizione sia a Roma che in tutta la regione del Lazio da parte di una legge regionale del 2006 che ha posto il divieto di far pagare costi ulteriori sul conto. Questa legge deve essere osservata da tutti i locali pubblici. Si deduce il fatto che il ristorante del Senato è escluso, visto che è un luogo riservato, non pubblico. Ma cosa vogliamo che sia per un senatore pagare 0,52 centesimi in più su dei prezzi, che nonostante il fatto siano stati aumentati, equivalgono a dei prezzi da trattoria. Per quanto riguarda i secondi, i nostri politici devono sborsare 10,03€ per un arrosto di tacchino ad esempio. I prezzi dei contorni si aggirano a 5,35€. Infine, per della frutta di stagione si può arrivare a 2,35€. Immaginiamo quanto potranno pesare sul conto dei senatori di casa nostra questi 0,52€.