di Luca Faedda
La decisione l’hanno presa a Pittsburgh (Pennsylvania), tutti gli effetti catastrofici li subirà il Sulcis iglesiente (Sardegna), già dichiarato dall’Istat provincia più povera d’Italia. L’Alcoa, in perfetto stile- multinazionale, chiude la fabbrica di alluminio di Portovesme mettendo sulla strada più di 1000 lavoratori. , hanno sentenziato dagli Usa. Ma i costi sociali chi se li accolla? Il Sulcis Iglesiente vanta una sfilza di primati negativi: disoccupazione giovanile oltre il 30%, 33 mila disoccupati su 130 mila abitanti, record regionale di cassintegrati, piccoli imprenditori alle prese con uno Stato sempre più vorace e sempre meno presente.
Il crollo delle cattedrali industriali si sta trasformando in un tracollo sociale inarrestabile. Oggi tocca agli operai dell’Alcoa, ma ieri le crisi avevano altri nomi: Eurallumina, Rockwool, Ila, Sms. Messe in fila, tutte queste croci industriali più l’indotto, fanno 3000 buste paga. Redditi che fino a poco tempo fa alimentavano commercio e artigianato oggi non ci sono più: sono sempre più numerose le attività commerciali che soccombono. Senza dimenticare il disastro ambientale. Le multinazionali che se ne vanno non lasciano in dote solo disperazione e miseria, ma anche inquinamento e bonifiche mai partite. Il Sulcis è in ginocchio, oggi l’emergenza è salvare i 1000 posti di lavoro dell’Alcoa. Prima che la crisi diventi un problema di ordine pubblico.
Il crollo delle cattedrali industriali si sta trasformando in un tracollo sociale inarrestabile. Oggi tocca agli operai dell’Alcoa, ma ieri le crisi avevano altri nomi: Eurallumina, Rockwool, Ila, Sms. Messe in fila, tutte queste croci industriali più l’indotto, fanno 3000 buste paga. Redditi che fino a poco tempo fa alimentavano commercio e artigianato oggi non ci sono più: sono sempre più numerose le attività commerciali che soccombono. Senza dimenticare il disastro ambientale. Le multinazionali che se ne vanno non lasciano in dote solo disperazione e miseria, ma anche inquinamento e bonifiche mai partite. Il Sulcis è in ginocchio, oggi l’emergenza è salvare i 1000 posti di lavoro dell’Alcoa. Prima che la crisi diventi un problema di ordine pubblico.