martedì 6 dicembre 2011

Saviano: “Può lo Stato vendere cocaina, eroina e le droghe leggere?”


di Leonardo Iacobucci
asinichevolano.altervista.org


Occorre "contrastare il narcotraffico e l'immenso capitale" che proviene da questo settore. Durante il convegno “La politica contro le mafie” tenutosi al Castel dell’Ovo sabato scorso, 3 dicembre, lo scrittore Roberto Saviano ha voluto lasciare il proprio commento e pensiero attraverso un video. L’intervento proposto durante il convegno ragionava circa le potenziali risoluzioni per abbattere il giro di affari illegale prodotto proprio dallo spaccio di droga attraverso la liberalizzazione.


"Non si può contrastare il narcotraffico senza politiche di legalizzazione. In questo modo si sottraggono le droghe al mercato illecito per esser affidate al sistema delle farmacie". Questo però, prosegue Saviano, pone un "quesito morale immenso: può lo Stato vendere cocaina, eroina e le droghe leggere? Una domanda che non ha una facile e risposta, ma cosi non va".

La soluzione, per quanto seria e profondamente radicale, presta il fianco a varie critiche, oltre che alla necessità di processarla al vaglio del pensiero e delle azioni eticamente intese. Però è anche vero che una situazione come quella attuale continua a generare un’economia parallela e latente, che ha tentacoli non solo fra i bassifondi sociali, ma anche fra le alte caste e nel mondo dello showbiz. Una soluzione del genere potrebbe quindi rivelarsi, così come suggerito dallo stesso scrittore, una deliberazione ottimale per stanare questo tipo di problema attraverso una legalizzazione statale e quindi una “distribuzione” della droga controllata a livello medico (come già accade da anni in Portogallo, ad esempio).

Del resto ad arrecare danno alla salute è ormai chiaro che non sono soltanto gli stupefacenti o altre sostanze proibite, osservano gli autori di un rapporto pubblicato a fine maggio 2010 da tre commissioni nazionali svizzere che si occupano rispettivamente di droga, alcol e tabagismo. “Generalmente - scrivono - il consumo di sostanze legali genera conseguenze ben più gravi sulla salute che non quello di sostanze illegali”.

“È ora di smetterla di credere che vi siano buone e cattive dipendenze”, ha denunciato van der Linde, ricordando i potenziali effetti negativi di alcol, caffeina, nicotina, sonniferi, calmanti e antidolorifici.

Saviano ha ricordato infine che dal narcotraffico arriva un ingente flusso di denaro. “Se il Messico, per esempio, rinunciasse al denaro proveniente dal narcotraffico perderebbe il 60% della sua ricchezza. Una grossa parte dell'economia italiana sarebbe compromessa se si decidesse di togliere la liquidità proveniente da questo settore, come da molti altri settori illegali”.