di Paola Totaro
DEMOCRAZIA A LUTTO. Lutto al braccio e cartelli con una grande croce nera che riportano la scritta “Oggi è morta la democrazia parlamentare”.
Così si è presentato Domenico Scilipoti, gruppo Popolo e Territorio (ex Iniziativa Responsabile) questa mattina alla Camera, dove ci si accingeva a votare sulla fiducia al nuovo Premier.
Il deputato ha cominciato subito a distribuire volantini ai colleghi ed ai giornalisti. La sua è una vera e propria battaglia: "E che vi aspettavate? Oggi è morta la democrazia" afferma Scilipoti. Ed a chi gli fa notare che il suo gruppo non gradisce la sua protesta risponde: "E che c’entra. C’è bisogno di essere in compagnia per sostenere un’idea?".
BERLUSCONI. Il fatto che anche Berlusconi voterà la fiducia al nuovo governo, non lo scompone minimamente: "E quindi? Io non posso votare diversamente?. Sentite, prima vi lamentavate di avere dei parlamentari nominati, che nulla c’entrano con il popolo e che non sono rappresentativi. Oggi però viene eletto un Consiglio dei ministri che col popolo proprio non c’entra niente e voi non dite niente".
RESPONSABILITA’. L’agopuntore Scilipoti è determinato: "Non voterò la fiducia al professor Monti, non per mancanza di stima personale e nemmeno perché non condivido la priorità dell’immediata riduzione della spesa pubblica, salvo ogni rilievo sul procedimento di designazione del premier. Mi riservo la valutazione, volta per volta della bontà dei singoli provvedimenti, per non venir meno alla funzione parlamentare e per rispettare l’impegno contratto con gli elettori, continuando ad assumermi le mie dirette responsabilità”.