venerdì 18 novembre 2011

La risposta violenta al movimento Occupy Wal Street




di Pierfrancesco SozioInserisci link

Il movimento di protesta Occupy Wall Street presidiante Zuccotti Park da quasi due mesi (dal 17 settembre), ha subito un blitz martedì 15 novembre da parte della polizia, che in tenuta antisommossa ha sgomberato a forza di manganellate i manifestanti; inutile il tentativo di rientrare che è stato bloccato violentemente dalla polizia;

inoltre si è cercato di impedire ai giornalisti la possibilità di informarsi e documentarsi, infatti è stata indetta una no fly zone poco dopo la mezzanotte sulla piazza per evitare le riprese da parte degli elicotteri dei giornali, cordoni di poliziotti bloccano l'accesso ai giornalisti e le camionette impediscono la vista;

ma come mai non si è sentito parlare al di fuori del web di tali notizie? Come fa una notizia del genere non aver fatto scalpore tra telegiornali e altri mass-media?

Da notare che questi sgomberi non sono avvenuti solo a NY, il 14/11/2011 a Oakland in California e nell'Oregon ci sono state rimozioni forzare di manifestanti aderenti al movimento.

Dopo questi avvenimenti, negli USA sono sorte centinaia di proteste, dalle università, dalle scuole e dai movimenti studenteschi e il giorno seguente Zuccotti Park è tornato accessibile agli occupanti, che però non potranno introdurre tende, letti, cucinette ecc.; ma gli Indignados non si fanno abbattere e scrivono sul loro sito web che questo darà il via ad un altro di tipo di protesta: si sposteranno giornalmente e la manifestazione sarà meno statica.

Le motivazioni di tali sgomberi sono sanitarie, dice il giudice mandante degli sgomberi a Zuccotti Park:” La situazione era invivibile”; ma al contrario di questa dichiarazione, sono sempre arrivate moltissime testimonianze di come i manifestanti riuscissero ad autogestirsi, tenere pulito e dialogare in totale pace ed armonia.

Il giorno seguente alla riapertura della piazza, il 17 novembre, si celebrano i due mesi di occupazione: i manifestanti si sono mossi in migliaia con l'obbiettivo di presidiare l'entrata di Wall Street ed impedire l'accesso agli speculatori di borsa e ai broker; la soppressione è stata pesante: si parla di 180 arresti e qualche ferito! Ma nonostante gli arresti, la violenza e il tentativo di distruggere questa manifestazione da parte della polizia, lo spirito pacifico degli indignati rimane integro! Il governo americano deve iniziare a rendersi conto dell'importanza di questo movimento e soprattutto deve rendersi conto di come questo sistema economico sta trascinando nel baratro l'interno occidente.