sabato 1 ottobre 2011

Napolitano: «Secessione della Padania? Solo una richiesta grottesca.»


di Martina Strazzeri

Di fronte alla richiesta di Bossi dei giorni scorsi circa la possibilità della secessione, ha risposto il capo dello Stato: «Nelle leggi non c'è spazio per la secessione. Sono grida che si levano dai prati con scarsa conoscenza della Costituzione. Invocare la secessione è fuori dalla realtà e dal mondo d'oggi. Il livello grottesco della richiesta dovrebbe bastare a farlo intendere». Napolitano, poi, è passato ad esaltare l'art.5 del nostro testo costituzionale, il quale recita: «La Repubblica è una e indivisibile, riconosce e valorizza le autonomie locali». Secondo il capo dello stato, «il popolo non esiste».

Il presidente della Repubblica, durante il suo intervento presso l'Università di Napoli, ha anche il tanto discusso tema della possibile riforma della legge elettorale: «Si è rotto il rapporto di fiducia elettore-eletto. Mi pare che ci sia la necessità di una nuova elettorale. E' necessario, ha spiegato, ristabilire un rapporto più diretto fra elettore ed eletto, con la facoltà dell'elettore di scegliere il candidato da eleggere, un diverso meccanismo elettorale è necessario anche per determinare un ritorno di fiducia. Nel passato, c'era un collegamento più diretto».

Giorgio Napolitano ha affermato di essere stato per 39 anni in Parlamento e di essere stato eletto attraverso il metodo proporzionale e l'ultima volta attraverso l'uninominale maggioritario. «Anche per me la differenza era molto forte. Prima ero candidato in una circoscrizione Napoli-Caserta e dovevo rispondere a 2,5 milioni di elettori dove, rispondi a tutti e non rispondi a nessuno. Poi invece nel mio collegio c'erano 100 mila e passa elettori, ed era necessario rispondere più puntualmente».

Sulle parole pronunciate da Napolitano, è stato chiesto al ministro Calderoli di esprimere il suo parere: «Napolitano è sempre molto saggio ma fa finta di dimenticare il diritto universalmente riconosciuto alla autodeterminazione dei popoli..Il presidente poi sa bene che la Lega da oltre 20 anni è garanzia di democrazia». E ancora: «Non è la prima volta ma il Presidente é il primo a sapere che le parole di Bossi si rifanno a quello che è un diritto naturale riconosciuto. I popoli non sono solo quelli che hanno già uno Stato con confini definiti ma ce ne sono tanti altri che spingono per vedersi riconosciuti i loro diritti». Calderoli ha aggiunto: «Il diritto all'autodeterminazione è stato creato proprio per quei popoli, come quello padano, che vengono maltrattati e vessati dallo Stato centrale».