giovedì 13 ottobre 2011

Gip Bari contro pm: "Lavitola deve essere arrestato"


Valter Lavitola deve essere arrestato. A suo carico ci sono sia i gravi indizi di colpevolezza sia le esigenze cautelari, essendo il faccendiere latitante dal primo settembre. E' contenuta in poche pagine la stoccata che il gip di Bari Sergio Di Paola ha inferto alla procura rigettando la richiesta del procuratore aggiunto Pasquale Drago che aveva chiesto al giudice di revocare il provvedimento restrittivo per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza.

Drago si e' subito allineato alle conclusioni del giudice e ha chiesto l'arresto del faccendiere, misura che dovra' essere emessa entro domenica prossima, 16 ottobre, quando perdera' efficacia il precedente provvedimento di cattura emesso dalla magistratura partenopea. Secondo il gip, e' da condividere la ricostruzione fatta dal tribunale del Riesame di Napoli che ha riqualificato l'accusa di estorsione contestata a Lavitola in induzione a mentire ai pm baresi che indagano sulle 30 escort che Gianpi ha portato nelle case del premier tra settembre 2008 e maggio 2009.

Come e' pure da condividere il passaggio in cui il Riesame afferma che Berlusconi sapeva che le ragazze che Tarantini portava nelle sue residenze erano escort. Fatti questi che potrebbero portare Drago a ipotizzare nei confronti del capo del governo il reato di aver istigato Tarantini, con la complicita' di Lavitola, a mentire per salvare la propria immagine in cambio di oltre 500.000 euro; e la procura di Bari a rivedere le conclusioni del fascicolo escort dal quale risulta che il premier non sapeva che quelle donne erano prostitute.

Per ricostruire il ragionamento del gip Di Paola, e' dunque utile fare riferimento alle conclusioni del Tribunale della Liberta' di Napoli che, a proposito della consapevolezza di Berlusconi di avere rapporti sessuali con alcune escort, ricorre ad intercettazioni contenute nel fascicolo d'inchiesta barese sul favoreggiamento della prostituzione da parte di 'Gianpi'.