venerdì 1 luglio 2011

Milano, muore dopo l'arresto: «Picchiato da agenti»


Un uomo steso per terra, preso a manganellate da due-tre agenti della Polizia. È la scena documentata da un video girato col telefonino, e trasmesso dal Tg1, da un testimone dei fatti accaduti questa notte in via Varsavia, a Milano, dove un uomo, Michele Ferrulli, è morto dopo essere stato arrestato.

Le immagini sono poco nitide e la dinamica di quanto accaduto non è chiara: gli agenti, dopo aver fatto salire un uomo coi pantaloni bianchi su un'auto, si dirigono verso Ferrulli, forse immobilizzato in precedenza perchè aveva tentato di divincolarsi, e lo colpiscono con i manganelli.

Michele Ferulli colpito alla testa da un agente di polizia mentre era già ammanettato: stando a quanto riferisce il legale dell'uomo deceduto dopo una colluttazione con le forze dell'ordine, l'avvocato fiaba chiara lovati, è questa l'immagine che emergerebbe dal video girato da un passante che si trovava casualmente sul luogo della colluttazione. il video, già trasmesso dal Tg1 dell'ora di pranzo, mostrava immagini sbiadite che però sono state 'ripulitè in modo da ottenere una definizione migliore e, dopo questa operazione, assicura l'avvocato lovati, «nel video si vede una persona colpita alla testa mentre era ancora ammanettata».

«Ci sono stati sicuramente momenti di concitazione durante l'arresto, ma escludiamo del tutto che sia avvenuto un pestaggio». È quanto riferisce la questura di Milano, dopo la diffusione del video dell'arresto di Michele Ferrulli, 51 anni, morto all'ospedale San Donato.

La famiglia ha denunciato il pestaggio dell'uomo da parte degli agenti delle volanti, intervenuti dopo una telefonata dei residenti per shiamazzi in strada. Ma la questura ritiene che le cose siano andate in maniera diversa. «Se durante un intervento, invece che rispondere alle richieste degli agenti, i poliziotti si trovano di fronte un uomo che reagisce e li aggredisce - fanno sapere da via Fatebenefratelli - una reazione è normale».

Secondo la ricostruzione della polizia sui fatti relativi alla morte di Michele Ferrulli, il cinquantunenne deceduto in seguito a un controllo di polizia, (secondo i famigliari per un possibile pestaggio), non ci sarebbe stato alcun abuso: l'uomo sarebbe morto per un malore. Questa la ricostruzione della Questura di Milano, che sta svolgendo le indagini attraverso la Squadra mobile. Alle 22 un cittadino che abita sopra un bar in via Varsavia chiama lamentando continui schiamazzi per strada. Arriva una prima volante del commissariato Mecenate, e appena scesi gli agenti trovano due romeni di 51 e 35 anni (il primo incensurato, il secondo con precedenti) e un italiano, Ferrulli, appunto.

Quest'ultimo «alterato ed aggressivo» manifesta un comportamento «subito ostile»: ingiurie, minacce, e mentre gli altri due si fanno da parte (non verranno nemmeno indagati) e gettano alcune bottiglie di birra in un cestino, lui improvvisamente cerca di colpire un agente, ma viene fermato dall'altro.

Ne nasce una colluttazione, lunga, anche perchè la vittima era un uomo grande e grosso, tanto da rendere difficoltoso perfino mettergli delle manette. Tanto da rendere necessario l'arrivo di un secondo equipaggio. È in questa fase, con l'uomo ormai forzatamente a terra, che inizierebbe il «malore». Gli agenti se ne accorgono, gli tolgono le manette, lo alzano, attendono il 118. Ma Ferrulli arriva senza vita all'ospedale di S.Donato Milanese.

Sul posto la polizia trova anche una boccetta di un medicinale cardiaco. Ferrulli ha precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, ingiurie, danneggiamento, insolvenza fraudolenta, quasi tutti maturati nel corso di uno sfratto da un appartamento occupato abusivamente in via del Turchino, non lontano da dove sono successi i fatti. Lascia moglie e due figli.

È stato aperto con l'ipotesi di omicidio preterintenzionale a carico di ignoti il fascicolo di inchiesta per la morta di Michele Ferrulli, l'uomo deceduto questa notte a Milano dopo essere stato fermato dalle volanti della polizia. Si tratta di un'ipotesi di reato più grave rispetto a quella di omicidio colposo e, ovviamente, meno severa rispetto quella di omicidio volontario. L'omicidio preterintenzionale si ha quando la morte viene causata come conseguenza di un'azione violenta.

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(Unità)