lunedì 7 novembre 2011

“Se la maggioranza non c’è più inutile accanirsi” queste le parole del Ministro Maroni. Che preferisce le elezioni


di Paola Totaro

PRENDERE ATTO DELLA REALTA’. Ieri sera Maroni, ospite da Fabio Fazio, prendendo atto dei continui abbandoni e trasferimenti ad altri partiti politici dei parlamentari Pdl, si dimostra concreto e suggerisce di non far finta di non vedere la realtà dei fatti. “La maggioranza mi sembra non ci sia più, viste le ultime notizie. Il problema serio è dentro il Pdl, quindi: o il Pdl riesce a ricompattare le fila oppure dovremo prendere atto che non c'è più la maggioranza, molto laicamente. In democrazia si vince e si perde» questo il messaggio principale del ministro dell’Interno. E dopo l’invito a Berlusconi lancia anche un messaggio ad Alfano, segretario del Pdl per “un'iniziativa in grado evitare di arrivare in Parlamento e fare la fine di Prodi».


In merito gli impegni presi con l’Unione Europea, Maroni afferma: “Bisogna capire come uscire perché ci sono delle risposte da dare, ci sono degli impegni che questo governo ha preso con l'Ue con delle scadenze fisse che devono essere rispettate. O il governo e questa maggioranza sono in grado di rispettare gli impegni presi con l'Unione europea oppure è meglio che dichiari che non riesce a farlo e dopo di che deciderà il presidente della Repubblica cosa accade”.

Confermando una vena polemica nei confronti del Premier, lo bacchetta sull’infelice battuta sui ristoranti pieni in tempo di crisi. Ricorda inoltre che la Lega non è disponibile ad altre maggioranze e che nel caso di caduta del Governo la cosa migliore sarebbe andare ad elezioni anticipate anche a gennaio. Il Viminale è pronto anche a questa evenienza.

POSSIBILI SCENARI. Nella situazione politica attuale sono cinque gli scenari futuri possibili, tenendo presente che, in caso di crisi formale di governo, i partiti potranno solo manifestare il proprio orientamento e sarà invece compito del presidente della Repubblica decidere quale soluzione adottare, dopo averli consultati e avere sentito il parere delle più alte cariche dello Stato.

- GOVERNO TECNICO
Nuova legge elettorale e misure Ue con Monti

- GOVERNO CENTRODESTRA PIU’ UDC
Berlusconi si fa da parte e lascia a Letta o Schifani

- GOVERNO BERLUSCONI
Il premier non molla e va avanti con i suoi ministri

- GOVERNO DI UNITA’ NAZIONALE
Esecutivo politico che comprenda tutti gli schieramenti con guida super partes

- ALLE URNE
Berlusconi si arrende e si va a votare nel 2012

Quella delle urne come soluzione è vista molto bene sia da una parte del Pd che probabilmente dal Terzo Polo in quanto il sistema elettorale attuale a differenza del Mattarellum garantirebbe la rappresentanza del centro politico.