«Nessuna pietà verso gli evasori, spareremo ad alzo zero». Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, parla degli evasori fiscali senza giri di parole perchè «chi evade in un momento come questo tradisce la Patria». Anzi, «dobbiamo stringerci intorno ai controllori che combattono gli evasori». Catricalà accenna anche alla questione del concordato con la Svizzera: «Se serve farlo lo faremo ma non vogliamo dare l'idea che questo governo fa condoni». Il governo pigia dunque l'acceleratore contro l'evasione e se nel 2011 sono stati recuperati 11 miliardi di euro, in questo 2012 i risultati saranno anche migliori. Lo assicura il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, per il quale «è necessario incutere agli evasori un sano timore».
Controlli a tappeto e occhio alla capacità di spesa con il nuovo redditometro: sono queste le direttrici sulle quali si muoverà l'amministrazione fiscale nelle prossime settimane, forte anche dei nuovi strumenti messi a disposizione dalle ultime manovre. E se il sindaco di Cortina torna a sottolineare che è stata fatta «una pericolosa generalizzazione», a Venezia invece è stato proprio il Comune a segnalare all'Agenzia delle Entrate quasi un centinaio di casi di presunta evasione fiscale. Ma non c'è solo l'evasione vera e propria: c'è anche chi si affida alla legge, cercandone l'applicazione più conveniente dal punto di vista del conto delle tasse. Un abuso di diritto, così viene chiamato in gergo tecnico, che favorisce l'elusione.
Il governo intende correre ai ripari e, partendo da tre disegni di legge attualmente in discussione alla Commissione Finanze della Camera (firmati da Maurizio Leo del Pdl, da Ivano Strozzolo del Pd e da Giorgio Jannone del Pdl) vuole tracciare con chiarezza il confine tra risparmio d'imposta legittimo e il vantaggio fiscale indebito. Una norma del genere trova d'altronde già piena applicazione in Francia e Germania. Befera torna dunque a sottolineare l'importanza della lotta all'evasione in Italia e fa presente che «la parte di recupero più importante è frutto del versamento spontaneo».
Controlli a tappeto e occhio alla capacità di spesa con il nuovo redditometro: sono queste le direttrici sulle quali si muoverà l'amministrazione fiscale nelle prossime settimane, forte anche dei nuovi strumenti messi a disposizione dalle ultime manovre. E se il sindaco di Cortina torna a sottolineare che è stata fatta «una pericolosa generalizzazione», a Venezia invece è stato proprio il Comune a segnalare all'Agenzia delle Entrate quasi un centinaio di casi di presunta evasione fiscale. Ma non c'è solo l'evasione vera e propria: c'è anche chi si affida alla legge, cercandone l'applicazione più conveniente dal punto di vista del conto delle tasse. Un abuso di diritto, così viene chiamato in gergo tecnico, che favorisce l'elusione.
Il governo intende correre ai ripari e, partendo da tre disegni di legge attualmente in discussione alla Commissione Finanze della Camera (firmati da Maurizio Leo del Pdl, da Ivano Strozzolo del Pd e da Giorgio Jannone del Pdl) vuole tracciare con chiarezza il confine tra risparmio d'imposta legittimo e il vantaggio fiscale indebito. Una norma del genere trova d'altronde già piena applicazione in Francia e Germania. Befera torna dunque a sottolineare l'importanza della lotta all'evasione in Italia e fa presente che «la parte di recupero più importante è frutto del versamento spontaneo».