lunedì 3 ottobre 2011

Il messaggio è chiaro: si va a votare.



di Martina Strazzeri

Il ministro Gianfranco Rotondi ha affermato: «Il dispetto referendario di Parisi a Bersani chiude la legislatura. Le beghe del Partito Democratico precipitano il Paese in un'avventura elettorale che ormai è inevitabile. Non si può riesumare il pessimo Mattarellum, né c'è accordo su un'altra legge. Daremo al mondo lo spettacolo di un Paese sull'orlo del baratro che si divide sulle norme di arruolamento di quella che chiama la casta».


Secondo una fonte leghista l'attuale legislatura sta finendo. Il Pdl e il premier vorrebbero apportare dei mutamenti alla legge elettorale, introducendo le preferenze, così da evitare il referendum e mantenere il premio di maggioranza. L'opposizione non l'accetta e nemmeno la Lega. Lo scopo della Lega Nord è quello di ritornare ai collegi uninominali. Così il movimento padano vorrà mettersi di traverso rispetto al progetto del partito di maggioranza relativa. Così l'impossibilità di cambiare il «Porcellum» in Parlamento. Il Pdl non vorrà rinunciare all'allenza con il leader del Carroccio Bossi e deciderà di rimandare di un anno il quesito andando in questo modo a favorire il ritorno alle urne. Bossi dovrà per forza rimanere ancorato al Centrodesta se vuole evitare l'isolamento. E la Sinistra non vedrà l'ora di andare al voto anticipato. Insomma il messaggio appare chiaro: tutti a votare.